Visitabile fino al 3 settembre, Land: Zhang Huan and Li Binyuan affianca video e fotografie delle prime azioni del noto performer cinese Zhang Huan con i più recenti interventi dell’artista emergente Li Binyuan, con l’intento di esaminare lavori basati sulla durata, sullo sforzo e la misura fisica di due artisti, entrambi cinesi, ma appartenenti a due diverse generazioni. Lo scopo resta l’emersione del legame tra corpo e terra seguendo diverse prospettive. Riflettendo su geo-poetiche e geo-politiche dell’appartenenza, la mostra risulta anche la prima presentazione in un museo di un corpus di lavori dell’emergente Li Binyuan negli Stati Uniti.

Li Binyuan è nato nel 1985 nella provincia di Hunan e il suo lavoro è stato introdotto da diverse mostre personali, tra le quali: al Center for Chinese Contemporary Art di Manchester, UK (2015); presso la Gallery Yang, Beijing (2015, 2013) e il Today Art Museum di Beijing (2014). Inoltre i suoi lavori sono stati inseriti nelle mostre collettive presso la Gangwon International Biennale, in Sud Korea (2018); ma anche presso il Kabuso Art Museum di Bergen, Norvegia (2013) e il Groninger Museum, nei Pesi Bassi (2013).

Questa doppia mostra personale (organizzata da Klaus Biesenbach, Direttore del MoMA PS1 e Chief Curator at Large del The Museum of Modern Art assieme con Oliver Shultz, Curatorial Assistant del MoMA PS1) interpone su diversi piani incontri tra la fisicità del corpo e quella del paesaggio, seguendo due diverse prospettive. In questo campo, la nota pratica di  Zhang Huan (nato in Cina nel 1965) mette in luce le sue conosciutissime fotografie di corpi nudi su una montagna, per aumentarne l’altezza, oppure immersi in uno stagno per elevarne il livello dell’acqua, lavori presentati acanto a video footage che documentano anche una primigenia performance al MoMA PS1.

Mentre Li Binyuan lascia emergere la forza della reazione nel contrastare gli sforzi fisici, compiuti nel preparare il proprio corpo a reggere la massa dell’acqua in caduta libera da ull’argine di una strada bruciata oppure scalando ripetitivamente le canne di bambù. In una delle sue più conosciute performance, l’artista ha passato due ore letteralmente guizzando attraverso l’aria e ricadendo su una zolla di terra fangosa, terreno che lui ha ereditato a seguito della morte del padre. Land si manifesta, nel buio, come una selezione di lavori performativi dedicati a segnare il solco legale e generazionale di diversi passaggi di proprietà, atti di durata, attimi di cambiamento del valore e del significato della terra in China, negli ultimissimi anni.