Best of 2014 #arte

Dal grande ritratto di una bambina nella regione di Khyber Pukhtoonkhwa, in Pakistan, all’impianto architettonico “esplosivo” di Didier Faustino, ecco le migliori storie d’arte di quest’anno.

Nella nostra selezione delle migliori storie d’arte di quest’anno quindici installazioni, mostre e progetti provocatori.


Leandro Erlich, Dalston House: ad Hackney, l’artista argentino sfida la nostra percezione dello spazio, ricostruendo la facciata di una casa vittoriana appoggiata sul terreno con una superficie a specchio che la sovrasta.

July 22 Memorial: selezionato per realizzare un luogo in memoria delle vittime del massacro di Utøya del 2011, l’artista svedese Jonas Dahlberg crea una ferita all’interno del paesaggio stesso.

#NotABugSplat: un collettivo di artisti ha rivolto verso il cielo il grande ritratto di una bambina nella regione di Khyber Pukhtoonkhwa, in Pakistan, dove si verificano regolarmente attacchi dei droni.

Disobedience Archive: pratica artistica e azione politica: i video alla Salt Beyoğlu indagano le forme di “disobbedienza”, dai movimenti del Parco Lambro degli anni '70 alla rivolta di Gezi Park a Istanbul.

La Rivoluzione Permanente: al Museo Jumex, lo spettacolo dell’artista messicano Pedro Reyes La Revolución Permanente esplora le tensioni tra socialismo e capitalismo.

Ai Weiwei, Forever: la sensazione che dà la terza mostra di Weiwei alla Lisson Gallery di Londra è quella della sua vita di prima e di oggi a Pechino, confinato com’è nella nativa Cina.

Kara Walker a New York: la grande scultura di zucchero bianco di Kara Walker veglia sugli ultimi giorni della Domino Sugar Refinery, che si prepara a essere a breve trasformata in area residenziale.

La strana città: "L’étrange cité", opera monumentale creata dai Kabakov al Grand Palais di Parigi, è una città ideale che riassume temi e momenti del lavoro della coppia di artisti.

Il segreto del disco di Festo: su invito di Dakis Joannou, l’artista polacco Pawel Althamer ha trasformato l’ex mattatoio dell’isola di Hydra in uno spazio interattivo che ha come punto centrale la famiglia.

Les Rencontres de la Photographie: come ogni anno, “Les Rencontres de la Photographie” trovano spazio in diversi luoghi di Arles, attirando un vasto pubblico, ognuno alla ricerca di una luce diversa, propria o altrui, da contemplare.

Transplantation: l’artista tedesco Uli Westphal ha trasformato lo Stedelijk Museum Bureau di Amsterdam in una serra dove vengono coltivate oltre sessanta varietà di pomodori.

This is not a love song: su invito di Natalie Seroussi, Didier Faustino ha creato un impianto architettonico “esplosivo” nella cornice della stupenda villa progettata a Meudon nel 1950 da André Bloc.

I miei sogni: l’opera di Gian Maria Tosatti a Castel Sant’Elmo, My dreams, they’ll never surrender, è dedicata a coloro che hanno speso le proprie vite in carcere per difendere un’idea.

Maria Lai, Ricucire il mondo: a un anno dalla sua scomparsa, Cagliari, Nuoro e Ulassai dedicano una grande retrospettiva all’artista sarda, capace d’interpretare la propria terra senza mai essere locale.

La stagione del racconto: più che installazioni, le opere di Joan Jonas esposte nella buia navata dell’HangarBicocca sono macchine relazionali complesse e articolate che si rincorrono dandosi la voce a vicenda.

Air Drive: sullo sfondo di architetture anni Settanta, Renaud Marion fotografa auto classiche che sembrano levitare sull’asfalto, dando vita a una serie retro-futuristica di automobili volanti.


In apertura: Leandro Erlich, Dalston House. Photo Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery 2013