Nella nostra selezione delle migliori storie d’arte di quest’anno quindici installazioni, mostre e progetti provocatori.
Best of 2014 #arte
Dal grande ritratto di una bambina nella regione di Khyber Pukhtoonkhwa, in Pakistan, all’impianto architettonico “esplosivo” di Didier Faustino, ecco le migliori storie d’arte di quest’anno.
View Article details
- 29 dicembre 2014
– Leandro Erlich, Dalston House: ad Hackney, l’artista argentino sfida la nostra percezione dello spazio, ricostruendo la facciata di una casa vittoriana appoggiata sul terreno con una superficie a specchio che la sovrasta.
– July 22 Memorial: selezionato per realizzare un luogo in memoria delle vittime del massacro di Utøya del 2011, l’artista svedese Jonas Dahlberg crea una ferita all’interno del paesaggio stesso.
– #NotABugSplat: un collettivo di artisti ha rivolto verso il cielo il grande ritratto di una bambina nella regione di Khyber Pukhtoonkhwa, in Pakistan, dove si verificano regolarmente attacchi dei droni.
– Disobedience Archive: pratica artistica e azione politica: i video alla Salt Beyoğlu indagano le forme di “disobbedienza”, dai movimenti del Parco Lambro degli anni '70 alla rivolta di Gezi Park a Istanbul.
– La Rivoluzione Permanente: al Museo Jumex, lo spettacolo dell’artista messicano Pedro Reyes La Revolución Permanente esplora le tensioni tra socialismo e capitalismo.
– Ai Weiwei, Forever: la sensazione che dà la terza mostra di Weiwei alla Lisson Gallery di Londra è quella della sua vita di prima e di oggi a Pechino, confinato com’è nella nativa Cina.
– Kara Walker a New York: la grande scultura di zucchero bianco di Kara Walker veglia sugli ultimi giorni della Domino Sugar Refinery, che si prepara a essere a breve trasformata in area residenziale.
– La strana città: "L’étrange cité", opera monumentale creata dai Kabakov al Grand Palais di Parigi, è una città ideale che riassume temi e momenti del lavoro della coppia di artisti.
– Il segreto del disco di Festo: su invito di Dakis Joannou, l’artista polacco Pawel Althamer ha trasformato l’ex mattatoio dell’isola di Hydra in uno spazio interattivo che ha come punto centrale la famiglia.
– Les Rencontres de la Photographie: come ogni anno, “Les Rencontres de la Photographie” trovano spazio in diversi luoghi di Arles, attirando un vasto pubblico, ognuno alla ricerca di una luce diversa, propria o altrui, da contemplare.
– Transplantation: l’artista tedesco Uli Westphal ha trasformato lo Stedelijk Museum Bureau di Amsterdam in una serra dove vengono coltivate oltre sessanta varietà di pomodori.
– This is not a love song: su invito di Natalie Seroussi, Didier Faustino ha creato un impianto architettonico “esplosivo” nella cornice della stupenda villa progettata a Meudon nel 1950 da André Bloc.
– I miei sogni: l’opera di Gian Maria Tosatti a Castel Sant’Elmo, My dreams, they’ll never surrender, è dedicata a coloro che hanno speso le proprie vite in carcere per difendere un’idea.
– Maria Lai, Ricucire il mondo: a un anno dalla sua scomparsa, Cagliari, Nuoro e Ulassai dedicano una grande retrospettiva all’artista sarda, capace d’interpretare la propria terra senza mai essere locale.
– La stagione del racconto: più che installazioni, le opere di Joan Jonas esposte nella buia navata dell’HangarBicocca sono macchine relazionali complesse e articolate che si rincorrono dandosi la voce a vicenda.
– Air Drive: sullo sfondo di architetture anni Settanta, Renaud Marion fotografa auto classiche che sembrano levitare sull’asfalto, dando vita a una serie retro-futuristica di automobili volanti.
In apertura: Leandro Erlich, Dalston House. Photo Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery 2013