L’impostazione della stupenda villa progettata negli anni Cinquanta da André Bloc, una figura di spicco dell’architettura contemporanea, ha influenzato il suo lavoro di gallerista, così come la sua sensibilità di collezionista. Ogni anno, dal 2008, Natalie Seroussi invita un artista a interagire con questo patrimonio architettonico unico.

Dopo Ernesto Neto, Mathieu Briand, Malachi Farrell, Michel François, Tobias Putrih e Phill Niblock, Natalie Seroussi ha chiesto a Didier Faustino di intervenire in qualità di artista visivo e di architetto.

In risposta a questo invito Didier Faustino ha creato un impianto architettonico esplosivo, ridotto alla sua forma più semplice, pensato per ospitare eventi in un luogo speciale e indicativo della simbiosi tra arte e architettura.

“Questa proposta contestuale riflette l’architettura di André Bloc, che tende ad aggirare la funzione attraverso la costruzione di abitazioni scolpite. In un movimento di liberazione, Bloc limita il posto del corpo nella sua architettura. Questa è la storia di questo luogo.

Questo terreno ambiguo tra architettura e scultura è molto simile al mio. In questi giorni le strutture sociali devono riconquistare l’architettura come corpo fisico. Il successo dell’architettura come soggetto imposto deve finire. La mia proposta è quindi un evento scolpito che sormonta l’habitat scolpito, con un effetto limitato sull’architettura, semplicemente inquadrando uno spazio in attesa di essere abitato.

Il titolo This Is Not A Love Song, ispirato al titolo omonimo della canzone dei Public Image Limited, sottolinea il mio distacco da André Bloc, così come il potenziale futuro di questa scultura come architettura, installazione, performance o spazio per eventi...” riassume Didier Faustino.