L’artista tedesco Uli Westphal ha trasformato lo Stedelijk Museum Bureau di Amsterdam in una serra dove vengono coltivate oltre sessanta varietà di pomodori.
Uli Westphal ha trasformato lo Stedelijk Museum Bureau di Amsterdam in una serra con una straordinaria collezione di piante di pomodoro che ne ripercorre l’evoluzione da pianta selvatica a prodotto industriale.
La raccolta comprende precursori precolombiani dei pomodori moderni, coltivazioni tradizionali provenienti da tutte le parti del mondo, così come le varietà industriali, tra le quali la prima tipologia che fu creata unicamente per resistere alla raccolta meccanica. Una volta che i pomodori sono maturi, i visitatori possono assaggiare i loro sapori unici e conoscerne le texture, imparare come estrarre e salvare i loro semi, e adottare le singole piante. Il progetto si inserisce perfettamente nello spazio di SMBA, con il suo tetto trasparente che durante l’estate a volte raggiunge le temperature di una serra.
La mostra riflette un aspetto della ricerca a lungo termine di Westphal sulla diversità delle colture, in particolare il pomodoro, scelto come specie modello. Ha passato anni a cercare e documentare campioni di frutta e verdura sconosciuti, molti dei quali sono esclusi dal mercato del consumo a causa di regolamenti commerciali e degli standard estetici. Collabora con ONG, banche genetiche e agricoltori, e coltiva da sè le piante. Il nucleo della mostra è un vero e proprio trapianto della sua piccola azienda agricola di ricerca, dal tetto del suo studio a Berlino allo spazio espositivo di SMBA. Le piante sono accompagnate da una serie di opere che trattano gli effetti del sistema alimentare sul rapporto dell’uomo con il mondo naturale. Aumentando il distacco della società dalle origini della sua cucina si è creato un gap di conoscenza che l’industria colma con un’immagine romantica dell’agricoltura; un netto contrasto con i metodi attuali di produzione alimentare. Spesso l’unico legame rimasto tra produttori e consumatori sono i supermercati. Nel lavoro di Westphal, il supermercato agisce come un sito chiave per indagare questo distacco dal cibo.
“Uli Westphal – Transplantation” è tematicamente collegato ai precedenti progetti di SMBA focalizzati sugli effetti del commercio globale sulla vita e sull’arte contemporanea. Le piante coltivate sono interessate dal commercio mondiale e sono attualmente, in larga misura, nella morsa del mercato alimentare globale. Questo mercato è controllato da un piccolo numero di attori che promuove ed esporta un modello monoculturale di agricoltura, che è fortemente dipendente da fattori esterni come l’irrigazione, i fertilizzanti petrolchimici e i pesticidi. Qeusto porta non solo al rapido declino della diversità genetica delle colture, ma sposta anche i sistemi agricoli tradizionali / locali nel cosiddetto Sud Globale: in Africa, Asia e Sud America, dove le comunità agricole sono i principali custodi della biodiversità rimasta in questo mondo. “Uli Westphal – Transplantation” solleva interrogativi sullo stato e il futuro del nostro patrimonio agricolo e culinario.
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Uli Westphal, LycopersicumIII, 2010-2014. Courtesy: artist and Stedelijk Museum Bureau Amsterdam
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Uli Westphal, LycopersicumIII, 2010-2014. Courtesy: artist and Stedelijk Museum Bureau Amsterdam
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Uli Westphal, LycopersicumIII, 2010-2014. Courtesy: artist and Stedelijk Museum Bureau Amsterdam
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Uli Westphal, Shelf Life, 2011 (vista dell'installazione). Courtesy: artist and Stedelijk Museum Bureau Amsterdam
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Uli Westphal, Transplantation, 2014 (vista dell'installazione)). Courtesy: artist and Stedelijk Museum Bureau Amsterdam