"Quintet" è dunque un'esposizione dedicata a cinque artisti, al loro universo iconografico e ai loro lavori più recenti. Comune denominatore, l'interesse verso media diversi, la voglia di sperimentare e di confrontarsi con diverse forme d'arte. Stéphane Blanquet, fumettista francese molto apprezzato e tradotto negli Stati Uniti, è stato invitato a creare uno spazio fatto di disegni, dipinti, murali, fotografie e ombre cinesi. Francis Masse propone un insieme di sculture (dagli anni Ottanta è la sua attività principale) che dialogano con un centinaio di tavole illustrate. I due autori statunitensi in mostra, Gilbert Shelton e Chris Ware, portano a Lione il loro raffinato universo grafico e illustrato. Mentre infine Joost Swarte, l'esteta olandese (come l'ha definito il critico Florence Cestac), designer, architetto, grafico introduce i visitatori al suo sottile sense of humour, attraverso una dozzina di tavole. ES
Quintet
Fino al 19 aprile, tra le sale del Moca di Lione i confini tra fumetto e arte diventano meno netti grazie ai lavori di 5 artisti: Blanquet, Masse, Swarte, Shelton e Ware.
"Quintet" è dunque un'esposizione dedicata a cinque artisti, al loro universo iconografico e ai loro lavori più recenti. Comune denominatore, l'interesse verso media diversi, la voglia di sperimentare e di confrontarsi con diverse forme d'arte. Stéphane Blanquet, fumettista francese molto apprezzato e tradotto negli Stati Uniti, è stato invitato a creare uno spazio fatto di disegni, dipinti, murali, fotografie e ombre cinesi. Francis Masse propone un insieme di sculture (dagli anni Ottanta è la sua attività principale) che dialogano con un centinaio di tavole illustrate. I due autori statunitensi in mostra, Gilbert Shelton e Chris Ware, portano a Lione il loro raffinato universo grafico e illustrato. Mentre infine Joost Swarte, l'esteta olandese (come l'ha definito il critico Florence Cestac), designer, architetto, grafico introduce i visitatori al suo sottile sense of humour, attraverso una dozzina di tavole. ES