Il “più piccolo” condominio di Berlino

A Prenzlauer Berg, Hacke e Clemens interpretano limiti normativi, spazio minimo e residuale  per rispondere alla carenza di alloggi accessibili e di qualità nel denso tessuto metropolitano.

Al tempo del trionfo dell’”urban age” quando l’analisi delle città e delle loro problematiche endemiche, significativamente amplificate negli ultimi decenni – dall’ingiustizia sociale, alle infrastrutture, all’erosione di suolo,...– vede una corrispondenza sempre più stretta tra forma urbana (con i suoi difficili equilibri) e prospettive di sviluppo e (sopravvivenza) future, Berlino non può che essere una protagonista indiscussa della scena: metropoli multiculturale che trae linfa vitale dalla sua storia complessa e dalla sua capacità di rinnovarsi tra contraddizioni e ottimismo, e terreno fertile di sperimentazione e innovazione.

Ed è appunto a Berlino, nel fitto tessuto costruito del centro dove è pressante la richiesta di alloggi economicamente accessibili, che Max Hacke e Leonhard Clemens hanno realizzato un prototipo insediativo che indaga il tema dello spazio minimo e residuale come risorsa, anziché come limite, per uno sviluppo urbano sostenibile e di qualità.

Max Hacke & Leonhard Clemens, Hinterhaus 6x9, Berlino, Germania 2024. Foto “The architects”

Nel quartiere di Prenzlauer Berg in un isolato compatto a corte risalente al periodo dell’industrializzazione ottocentesca, lo studio ha progettato su un’area interstiziale di soli 54 mq (6x9 m) tra i fabbricati esistenti il condominio per alloggi in affitto “più piccolo” di Berlino: una torre residenziale di sette piani alta 22 metri, che sfida il rigido quadro normativo vigente e fa dell’efficienza spaziale il suo mantra.

Una scultorea scala rotonda, rivestita in lamiera ondulata scanalata in filigrana e inserita come “giunto” tra l’edificio esistente e quello nuovo, distribuisce i sette appartamenti nella torre e agli ulteriori quattro ricavati dal sopralzo dell’edificio adiacente: sulla copertura di quest’ultimo, una terrazza praticabile, accessibile a tutti i residenti, offre non solo la seconda via di fuga attraverso il tetto che la normativa antincendio della città impone, ma soprattutto nuovi spazi collettivi all'aperto.

Max Hacke & Leonhard Clemens, Hinterhaus 6x9, Berlino, Germania 2024. Foto Clemens Wronski

Gli appartamenti, ciascuno di 38 mq, sono meticolosamente studiati per garantire funzionalità e confort. La pianta aperta, libera e flessibile comprende una cucina-soggiorno, un bagno, una camera da letto e un ampio balcone esposto a sud da cui filtra diffusa luce naturale. Ambienti sobri ed essenziali, dal sapore industriale, non rinunciano ad una caratterizzazione nei dettagli di finitura, come la robusta unità-cucina in acciaio inossidabile progettata per accogliere moduli standard, che sostituisce le soluzioni spesso sommarie tipiche della maggior parte degli appartamenti in affitto.

Project team:
Max Hacke & Leonhard Clemens
Direzione lavori:
Rautenbach Architekten

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