Frammenti di un tempio azteco sparpagliati da un dio bizzoso o tracce di un moto tellurico che disfa e ricompone il paesaggio roccioso in imperscrutabili geometrie solide: questo evoca l’abitazione progettata dallo studio RA! nei pressi del sito archeologico di Tepozteco, nella regione del Morelos in Messico.
Un impianto planimetrico vagamente frattale distribuisce in modo irregolare una serie di volumi distinti e impenetrabili dall’esterno. Una volta varcata la soglia di ingresso, a riconnettere la trama articolata del costruito è un sistema fluido di patii, giardini e percorsi all’aperto che si insinuano nel cuore dell’abitazione, conducendo ad esplorarne i recessi nascosti: epicentro della composizione è l’ampio giardino a est, intorno a cui le masse costruite sfumano in ampie vetrate da cui irrompe la vista delle montagne.
Una forza endogena sembra animare la costruzione: intorno al giardino, i volumi si addensano ospitando gli ambienti principali (il soggiorno-pranzo, il salotto, la cucina, la camera da letto); dal nucleo centrale, corpi-satellite che ospitano i servizi accessori (la palestra, le camere degli ospiti, lo studio, i locali tecnici e di servizio) si distaccano per appropriarsi degli spazi residui dell’area, denunciando la propria autonomia funzionale e distributiva.
L’involucro, costituito da un sistema di pannelli di polistirene espanso rivestiti da listelli in cemento colorato in toni terrosi, fa delicatamente svanire la costruzione nel paesaggio, lasciando il dubbio che sia sempre stata lì.
