Un edificio anni ’20 a Praga ritrova nuove energie abitative

Legno e laterizio sono il trait d’union tra preesistenza e contemporaneità, in un intervento di ristrutturazione discreto e ricercato di Papundekl Architects.

A Vinohrady, vivace quartiere di Praga, tra parchi, viali alberati e palazzine Art Déco dai toni pastello, lo studio Papundekl Architects ha realizzato un intervento di ristrutturazione e ampliamento che reinterpreta con sensibilità il lessico di un edificio storico.

Il fabbricato fa parte di un complesso residenziale progettato nel 1925 dall’architetto Rudolf Kvech per fornire appartamenti ai dipendenti del limitrofo Istituto Sanitario Statale, insidiatosi nel quartiere in quegli anni. L’edificio, immerso in un ampio giardino, si sviluppa su tre piani e un sottotetto ed è caratterizzato da una chiara tripartizione volumetrica: un basamento in laterizio che ospitava le cantine, un fronte essenziale intonacato che corrisponde ai piani residenziali e una generosa copertura a padiglione con tegole in argilla.

Papundekl Architects, Villa Vinohrady, Praga, Repubblica Ceca 2023

Il progetto ha mantenuto l’originaria destinazione abitativa proponendo il restauro, l’adeguamento impiantistico e la revisione distributiva del corpo esistente per ospitare complessivamente sei appartamenti (due ad ogni piano) ad uso locativo; al piano mansardato, caratterizzato dalla presenza delle originali strutture reticolari in legno riportate in vista, viene realizzato un appartamento duplex per il proprietario del complesso. 

Papundekl Architects, Villa Vinohrady, Praga, Repubblica Ceca 2023

Un lessico semplice e discreto caratterizza le opere ex novo, dichiarate dall’utilizzo del laterizio come trait d’union tra preesistenza e contemporaneità: l’ ampliamento al piano terra, che espande il basamento in mattoni verso est nel giardino e comprende due nuovi appartamenti, sul cui tetto viene ricavato un terrazzo a verde per gli appartamenti al livello superiore; l’ essenziale padiglione ad un piano sul lato ovest del lotto, in muratura di laterizio integrata con una struttura a travi e pilastri lignei, che ospita una palestra e una sauna per i residenti e che funge da schermatura dalla trafficata strada adiacente. 

Negli interni, le finiture in tonalità neutre di grigio, in sottile contrasto con il compensato di betulla dei mobili ad incasso e con gli elementi in acciaio inossidabile, conferiscono agli ambienti un’atmosfera sobria e radiosa. 

Progettisti:
Jan Bárta, Šimon Bierhanzl, Marek Fischer
Collaboratori:
Elif Avcı, Barbora Novotná
Architettura del paesaggio:
Jana Stupková
Costruttore:
Stano Praha A.S.

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