Sospeso sull’acqua di una laguna tropicale delle Maldive, lo Yakitori Restaurant and Bar gioca con l'immaginario dei mostri marini che, come da secoli di racconti di esploratori e naviganti, popolano le profondità oceaniche.
La struttura, firmata dallo studio olandese Atelier Nomadic e posizionata presso il resort Banyan Tree Vabinfaru, utilizza come materiale principale il bambù e sembra galleggiare sulla superficie dell’oceano, pronta a dirigersi al largo. L'architettura, denominata Madi Hiyaa, prende spunto anche dalla lingua dhivehi, dove Madi significa “raggio” e Hiyaa “riparo”, in un rimando alle graziose razze che migrano attraverso l'Oceano Indiano.
Le forme ondulate della “coda” portano gli ospiti al centro, verso la “pancia” dell’architettura, nella quale trova posto un ristorante giapponese di lusso. È una struttura bioclimatica, rinnovamento del molo preesistente, dotata di ventilazione naturale, di una piscina a sfioro con acqua salata e di diverse reti sospese sulle quali è possibile sdraiarsi.
Al centro del progetto l’utilizzo del bambù, che dà forma alla sequenza di colonne e alle capriate del tetto a paraboloide iperbolico. Materiale rinnovabile per l’edilizia, il bambù è, per gli architetti, “un serbatoio di carbonio estremamente efficace, utile per orientarci verso un futuro in cui gli edifici sequestrino effettivamente il carbonio invece di espellerlo”.
I bambù scelti per il progetto sono Dendrocalamus Asper per la struttura primaria e Gigantochloa Apus per la parte di riempimento della griglia, mentre sono state utilizzate tegole di legno per il tetto che evoca le onde marine.
- Design team :
- Olav Bruin, con Louis Thompson, Habiba Mukhtar