Busua, un piccolo villaggio sulla costa occidentale del Ghana, è una “Mecca” per i surfisti che qui si raccolgono da tutto il paese per cercare di dominare la grande onda. Lungo la sconfinata spiaggia sabbiosa, tra la vegetazione rigogliosa e il tessuto di minute costruzioni, gli architetti Glenn DeRoché e Juergen Strohmayer hanno ristrutturato l’edificio con una sola stanza che ospita Surf Ghana (un’organizzazione che promuove l’empowerment giovanile attraverso lo sport) e che costituisce il punto di ritrovo principale per i giovani nella zona.
L’intervento, a budget rigorosamente contenuto, ha conservato l’impianto planivolumetrico dell’edificio esistente, di cui l’unico elemento demolito è stata la copertura a doppia falda ammalorata, sostituita con un nuovo tetto piano in cemento praticabile, in modo da raddoppiare la superficie calpestabile dell’edificio.
Al piano terra l’ambiente unico è stato rimodellato e ogni singolo centimetro sfruttato per ospitare diversi locali: una sala comune che funge da aula o da dormitorio per i surfisti in visita durante l’alta stagione, un bagno, un ambiente per il lavaggio e il deposito delle attrezzature. Una scala a pedata alterna conduce alla terrazza in copertura, dove masse cilindriche che sporgono dal solaio diventano supporti per le amache su cui ci si prende una pausa dal vento e dalle onde.
Una ristrutturazione pensata per la comunità, nella Mecca ghanese del surf
Un piccolo intervento di ristrutturazione, vincitore dell’Holcim Awards 2023 Gold prize, massimizza il contributo sociale dell’architettura nel costruire identità di luogo e di comunità.
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- Chiara Testoni
- 04 dicembre 2023
- Busua, Ghana
- DeRoché Strohmayer
- community surf lodge
- 2023
Vincitore dell’Holcim Awards 2023 Gold prize, il progetto ha adottato accorgimenti semplici ma efficienti per garantire la sostenibilità ambientale e il benessere microclimatico, grazie all’impiego di materiali locali accuratamente selezionati e a tecniche di progettazione passiva. Per le opere murarie e il consolidamento delle strutture esistenti è stata utilizzata una laterite facilmente reperibile localmente che ha consentito la realizzazione di un impasto in cemento resistente alla salsedine ma a basso contenuto di carbonio. Le casseforme di importazione sono state sostituite con rafia locale, materiale ampiamente diffuso nei villaggi della regione. Il tetto leggermente rialzato rispetto alle pareti esistenti e le ampie aperture scorrevoli situate sulle testate opposte del fabbricato favoriscono i flussi di ventilazione incrociata mentre il generoso sporto della copertura e la gelosia sul retro consentono l’ombreggiamento.
L’opera è frutto di un processo partecipato con la comunità, coinvolta attivamente nella fase di co-progettazione e realizzazione: un’architettura minima ma dall’alto potenziale di impatto sociale, funzionale alla costruzione di una comunità coesa e competente, raccolta intorno ad uno spazio catalizzatore di vita e di relazione.
- Richard Ofori Addo
- ALConstructs
- Surf Ghana
Foto Julien Lanoo
Foto Julien Lanoo
Foto Julien Lanoo
Foto Julien Lanoo
Foto Julien Lanoo
Foto Julien Lanoo
Foto Julien Lanoo
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Foto Julien Lanoo
Foto Julien Lanoo
Foto Julien Lanoo
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