Con sale da concerto, studi di registrazione, ristoranti, chioschi, e spazi ludici di varia natura, tra cui un locale notturno, l’Holzmarkt 25 è un vivace sito culturale gestito da cooperative locali. Affacciato sulle acque della Sprea, è stato un tempo porto per il legname fino alla divisione della Germania. Luogo abbandonato fino alla riunificazione, diventa uno dei centri della nightlife berlinese con l’arrivo del Bar25, uno dei più noti locali sulla scena techno, reso celebre dalla pellicola Berling Calling.
Oggi l’Holzmarkt si presenta come un micro-villaggio fatto di aggiunte progressive che non sembrano rispondere a un disegno unitario. Analogamente, il nuovo edificio si inserisce con disinvoltura in questo mosaico improvvisato, e forse provvisorio, con una struttura totalmente in legno che riallaccia un ponte metaforico con la vocazione storica dell’area. Tanto il colore quanto la modulazione volumetrica e il lieve slittamento rispetto al corpo in calcestruzzo a cui si appoggia, rafforzano il senso di autonomia rispetto all’insieme.
La Haus 2+ è un piccolo edificio che integra questa comunità con spazi per un forno, un atelier di tatuaggi, un ambulatorio e uffici. Questo amichevole parassita, come viene definito dallo studio Office ParkScheerbarth, sfrutta un corpo scale adiacente, il piano interrato come piano d’appoggio e il sistema di riscaldamento centralizzato, tutti elementi già esistenti al momento della costruzione. Dato che carpenterie, doghe e pannelli sono inchiodati, anziché incollati, tutte le componenti possono essere smontate e reimpiegate con relativa facilità, in coerenza con i principi dell’economia circolare che hanno caratterizzato anche le origini di questo antico porto per il legname.