Terraforma ricostruisce il dome di Bengt Carling

Ispirato al progetto degli anni ’70 dell’architetto svedese, la struttura geodetica costruita per il festival ospiterà panel, workshop e performance. 

Il Bucky Dome è un progetto dello studio milanese Salottobuono, realizzato per il festival Terraforma, che si terrà il 9, 10 e 11 giugno nei giardini di Villa Arconati, Bollate.

Il Bucky Dome consiste in una cupola geodetica di diametro 12 metri e altezza massima di 5 metri, composta da una rete di puntoni in legno collegati da nodi in metallo. Il progetto si ispira all’iconico dome realizzato dall’architetto svedese Bengt Carling e dal Moderna Museet di Stoccolma nel 1971. In quello stesso anno, il dome di Carling ha accolto per tre mesi gli artisti Don e Moky Cherry insieme a una comunità di creativi, trasformandosi in un’opera d’arte totale in grado di superare la dicotomia arte e vita, uomo e natura. 

Il Bucky Dome consiste in una cupola geodetica di diametro 12 metri e altezza massima di 5 metri, composta da una rete di puntoni in legno collegati da nodi in metallo. Il progetto si ispira all’iconico dome realizzato dall’architetto svedese Bengt Carling e dal Moderna Museet di Stoccolma nel 1971. In quello stesso anno, il dome di Carling ha accolto per tre mesi gli artisti Don e Moky Cherry insieme a una comunità di creativi, trasformandosi in un’opera d’arte totale in grado di superare la dicotomia arte e vita, uomo e natura.

Il Bucky Dome di Salottobuono è stato realizzato con la supervisione speciale di Carling, e del dome degli anni ’70 riprende anche l’aspirazione alla trasversalità, dando vita a un intreccio tra dimensione musicale, artistica e ambientale. Durante il festival, la struttura geodetica ospiterà infatti un programma di talk, workshops e performance su temi legati all’arte, il design, la sostenibilità.

Tra le attività ospitate all’interno del dome, nella giornata di sabato 11 giugno l’artista e musicista Naima Karlsson e Lawrence Kumpf, fondatore di Blank Forms, presenteranno l’antologia “Organic Music Societies”. Nel pomeriggio, la giornalista Whitney Wei, insieme agli architetti Bengt Carling e Matteo Ghidoni di Salottobuono, terrà un panel per rapporto tra architettura ed esperienza creativa, e il duo artistico Invernomuto presenterà il progetto Black Med, ongoing dal 2018.

La domenica, la giornalista Christine Kakaire indagherà il ruolo dell’archiviazione nella musica Black, il duo artistico Babau presenterà il suo ultimo progetto “looongplay”, e Yosephine Melfi e Laura Dell’Erba terranno un workshop di tie die ed eco printing supportato da Carhartt WIP.

All’interno del Bucky Dome, saranno inoltre esposti degli arazzi realizzati da Vitelli e ispirati ai lavori tessili di Moki Cherry, insieme a un suo iconico arazzo originale. Il Bucky Dome è supportato da K-way.

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