La Casa dello scalatore a Cervinia reinterpreta l’architettura alpina

LCA architetti prende le distanze delle costruzioni montane in stile, e propone un elegante campionario di utilizzi contemporanei del legno in facciata.

Cervinia è uno dei luoghi simbolo di quel Modernismo alpino del ‘900, ben descritto da Antonio De Rossi, che si è materializzato qui in architetture d’eccezione come la Casa del sole di Carlo Mollino (1947-1955) e il Rifugio Pirovano di Franco Albini (1948-1951). Sempre a Cervinia si trova uno dei più audaci esperimenti megastrutturali della tarda modernità montana, il Condominio Cielo Alto di Roberto Dolza (1972-1978), che invitò sciatori e vacanzieri a quote ancora più elevate di quelle già notevoli del centro abitato.

Cervinia, però, è anche un villaggio di generici tetti aguzzi, appuntiti come il Monte Cervino da cui prende il nome – e il più aguzzo di tutti, senza dubbio, è il Condominio Giomein di Mario Galvagni (1964-1967). Sono costruzioni spesso di poco interesse, che la pressione turistica ha sparpagliato un po’ ovunque nella valle, in assenza di un vero disegno urbano.

La Casa dello scalatore di LCA architetti, completata nel 2020, non può correggere quest’ultima mancanza, ma rappresenta almeno una benvenuta eccezione alla regola, un momento di qualità contemporanea che dialoga con le migliori sperimentazioni sull’architettura alpina degli ultimi anni.

LCA architetti, Casa dello scalatore, Cervinia Valtournenche, Italia, 2020
LCA architetti, Casa dello scalatore, Cervinia Valtournenche, Italia, 2020

L’elemento di maggior interesse della piccola struttura ricettiva è il suo rivestimento in legno, che si modifica su ogni prospetto per adattarsi all’esposizione e alla conformazione degli ambienti interni. Verso sud, ad esempio, la pelle dell’edificio si tridimensionalizza in una sequenza di balcons filants di profondità variabile, inquadrati da ampie cornici o schermati da brise-soleil di diverso disegno.

È una varietà motivata da precise esigenze funzionali, e che si traduce in un linguaggio complesso ma non scomposto, proponendo una sorta di elegante campionario di possibili utilizzi del legno in facciata. Se le doppie falde della Casa dello scalatore si “ambientano” pacificamente con quelle degli edifici vicini, il suo involucro atipico e riuscito è una critica senza sconti alla moda sempreverde dell’architettura impiallacciata "in stile".

LCA architetti, Casa dello scalatore, Cervinia Valtournenche, Italia, 2020
LCA architetti, Casa dello scalatore, Cervinia Valtournenche, Italia, 2020
Progetto:
Casa dello scalatore
Programma:
hotel
Luogo:
Cervinia Valtournenche, Italia
Architetti:
LCA architetti
Committente:
privato
Superficie:
889 mq
Completamento:
2020

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