Quello delle librerie e biblioteche nelle campagne sperdute è un fenomeno interessante per chi segue l’architettura contemporanea in Cina. Colpisce non solo per una diffusione capillare che, in un Paese regolato da logiche di economia di scala, lascia evidentemente spiazzati, ma anche come risposta curiosa che molte politiche, da quelle centrali a quelle locali, stanno mettendo in campo, anzi in campagna, per mitigare lo svuotamento dei villaggi rurali. E colpisce anche per il grande riscontro che sta avendo da un gruppo sempre più numeroso di architetti “di frontiera”,una compagine che sta scrivendo una pagina importante nella cultura cinese di oggi, sempre più attenta a un’eredità del passato verso cui ci si pone con rinnovata postura.
In Cina, librerie e biblioteche stanno trasformando la campagna
Nei villaggi della campagna cinese stanno nascendo nuove architetture che attorno ai libri riuniscono le comunità locali e attraggono il turismo dalle città. Ne abbiamo selezionate dieci da scoprire.
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- Gerardo Semprebon
- 14 novembre 2024
In effetti, dalla libreria nella campagna pechinese di Li Xiaodong del 2011, una delle prime nelle aree rurali, si è aperto un filone fertile per molti progettisti attirati da quei saperi e folklori inesplorati o inaccessibili agli abitanti urbanizzati. A guardare i progetti di He Wei, Hua Li, Zhang Lei, tra quelli selezionati in questa collection, si capisce subito che in questi progetti l’eredità storica non è un feticcio da imbalsamare o scimmiottare, ma un patrimonio di soluzioni costruttive a cui attingere per inventare una nuova tradizione architettonica, capace di riassorbire in sé stessa i resti di un passato non così lontano, da cui molti vorrebbero emanciparsi e a cui altrettanti vorrebbero tornare per scappare dall’alienazione delle megalopoli.
Ecco che molti crocevia tra queste andate e questi ritorni sono costituiti proprio da architetture nuove che non esauriscono mai il loro mandato nell’ospitare soltanto libri. Al contrario, si aprono a vecchie e nuove utenze, diventano luoghi di incontro tra popolazioni che non sempre si conoscono, si offrono come ponti tra culture diverse, valorizzano le risorse del territorio e accrescono la fiducia nelle comunità locali, impersonate da gruppi sempre più eterogenei.
La catena Avant-garde Librairie, che ha commissionato negli anni la costruzione di diverse librerie nei villaggi cinesi, è un caso emblematico di un fenomeno che si sta diffondendo, un po’ per turismo interno un po’ per incoraggiare i ritorni alle aree rurali. Le biblioteche e le librerie di questo noto brand di Nanchino, di cui alcune realizzazioni sono qui introdotte, sono diventate un format affermato e riconosciuto, in grado di innescare moti tra città e campagna che si basano sulla garanzia di un prodotto architettonico e culturale all’altezza della richiesta.
Al senso di continuità di una tradizione rurale si sovrappone oggi un nuovo livello interpretativo legato agli usi che umili edifici del passato riscattati da interventi architettonici avanguardistici sull’esistente o costruzioni ex novo possono ancora ospitare, o forse accoglieranno per la prima volta, segnando gli inizi di nuovi cicli di vita e nuove possibilità per lo sviluppo di una società, quella rurale, ancora alla ricerca di una sua identità.
Scenograficamente collocata sulle scogliere del Guangdong, fonde alla consultazione dei libri un’intensa esperienza contemplativa del paesaggio. L’edificio si adagia sulle ondulazioni costiere, integrando geometrie astratte, il cerchio della vasca d’acqua in copertura e la linea che segna il percorso pedonale di ingresso, e elementi naturalistici, come le possenti rocce sul pendio. Un lungo muro bianco accompagna il visitatore e la sua vista converge sull’orizzonte che si rispecchia nei riflessi dell’emozionale goccia d’acqua, prima di immergersi nello spazio ombroso che anticipa la vetrata a 270 gradi attorno alla sala lettura: uno spazio completamente immerso nel paesaggio costiero.
Foto Jin Weiqi
Foto Jin Weiqi
Foto Jin Weiqi
Foto Jin Weiqi
Foto Jin Weiqi
Foto Jin Weiqi
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Foto Jin Weiqi
Foto Jin Weiqi
Foto Jin Weiqi
Foto Jin Weiqi
Foto Jin Weiqi
Foto Jin Weiqi
Una nuova libreria con servizi complementari, tra cui spazi espositivi, un piccolo teatro, e un bar, nel cuore di una cittadina tradizionale, introduce una nuova esperienza all’interno di una serie di corti che in passato ospitavano una prestigiosa accademia. Caratteri storici e contemporanei si fondono, tenuti insieme da due nuove gallerie per l’esposizione dei libri che, attraversando un padiglione, connettono fisicamente le teste del sistema costruito. Una di queste, sullo spazio pubblico principale, viene totalmente ripensata con un nuovo corpo in calcestruzzo che racchiude il teatro ed espone alcuni dei volumi in vendita, verso la piazza. Si assorbono le dimensioni delle corti e gli imponenti alberi, inglobati nelle gallerie.
Foto Arch-Exist Photography
Foto Arch-Exist Photography
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Foto Arch-Exist Photography
Foto Arch-Exist Photography
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Foto Arch-Exist Photography
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Questa biblioteca e libreria nasce dalla trasformazione di una vecchia stalla con annesso granaio in un villaggio del Fujian, per alimentare il turismo attraverso la riscoperta di luoghi storici (in questo ha soggiornato un noto studioso del passato, Yang). In questa architettura a misura di bambino, l’idea è quella di drammatizzare il rapporto tra la pesantezza della pietra e la leggerezza del legno, lasciando ai giovani lettori fare esperienza dello spazio e dei materiali a cui essi si accompagnano, fino a guadagnare una nuova vista sul paesaggio circostante. Con la tradizione qui il rapporto è critico, in aderenza su materia e forme, distaccato in alcune soluzioni costruttive, nel legno e nel senso di fragilità che forse meglio interpreta il senso del costruire in aree di campagna.
Foto Zhou Meng
Foto Zhou Meng
Foto Zhou Meng
Foto Zhou Meng
Foto Zhou Meng
Foto Zhou Meng
Foto Zhou Meng
Foto Zhou Meng
Foto Zhou Meng
Foto Zhou Meng
Foto Zhou Meng
Foto Zhou Meng
I ruderi di un’antica casa rinascono, tra consolidamento e una reinvenzione dello spazio che riscatta materiali esistenti come la terra cruda compattata. Il nuovo organismo in calcestruzzo introduce una serie di dilatazioni e compressioni che riformulano gli usi, creando una varietà di situazioni che lascia al lettore esplorare la compresenza di antico e nuovo. Questo rapporto trova espressione anche nei modi in cui la luce naturale penetra all’interno dell’edificio: dal deposito dei testi in penombra, agli spazi lettura e multifunzionali, dove la luce si diffonde soffusa, all’area ristoro, totalmente aperta e immersa nel paesaggio agricolo. Una struttura ad ombrello in metallo raccoglie e canalizza le acque piovane.
Foto Chen Hao e Zhuo Yuxing
Foto Chen Hao e Zhuo Yuxing
Foto Chen Hao e Zhuo Yuxing
Foto Chen Hao e Zhuo Yuxing
Foto Chen Hao e Zhuo Yuxing
Foto Chen Hao e Zhuo Yuxing
Foto Chen Hao e Zhuo Yuxing
Foto Chen Hao e Zhuo Yuxing
Foto Chen Hao e Zhuo Yuxing
Foto Chen Hao e Zhuo Yuxing
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Foto Chen Hao e Zhuo Yuxing
Foto Chen Hao e Zhuo Yuxing
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Foto Chen Hao e Zhuo Yuxing
Foto Chen Hao e Zhuo Yuxing
Nel villaggio sulle pendici delle colline che si immergono in un lago, due edifici sono stati trasformati per ospitare un centro culturale e laboratorio sull’arte dei ritagli di carta, con una biblioteca per la comunità che parli a tutte le generazioni. Entrambi gli edifici sfruttano il rapporto con la bellezza del paesaggio naturalistico attraverso una serie di demolizioni selettive e ricostruzioni in parte fedeli all’originale e in parte con un taglio spiccatamente contemporaneo: la comunità può così godere i benefici del nuovo intervento mantenendo un senso di continuità con la storia del proprio villaggio.
Foto Qiu Ripei
Foto Qiu Ripei
Foto Qiu Ripei
Foto Qiu Ripei
Foto Qiu Ripei
Foto Qiu Ripei
Foto Qiu Ripei
Foto Qiu Ripei
Foto Qiu Ripei
Foto Qiu Ripei
Foto Qiu Ripei
Foto Qiu Ripei
Foto Qiu Ripei
Foto Qiu Ripei
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Il paesaggio del sito, tra verdeggianti montagne e aree umide, identificato come elemento di assoluto pregio, è riproposto in chiave astratta all’interno dell’edificio di questa libreria: si miniaturizza il paesaggio tradizionale cinese e lo si riassembla ad una scala controllabile dall’uomo, come nei classici giardini delle case dei mandarini; ma qui tutto avviene attraverso un processo di pixellizzazione tridimensionale che, come affermano gli stessi architetti, si rifà al celebre videogame Minecraft, non solo nelle grafiche cubiche ma anche nell’idea stessa di esplorare lo spazio tra virtualità e realtà. E, aggiungiamo: tra interno ed esterno, tra formale e informale.
Foto Sun Xiangyu
Foto Sun Xiangyu
Foto Sun Xiangyu
Foto Sun Xiangyu
Foto Sun Xiangyu
Foto Sun Xiangyu
Foto Sun Xiangyu
Foto Sun Xiangyu
Foto Sun Xiangyu
Foto Sun Xiangyu
Foto Sun Xiangyu
Foto Sun Xiangyu
Foto Sun Xiangyu
Questo progetto è un tentativo di introdurre servizi culturali in aree periurbane, qui anche prive di situazioni di particolare pregio. Gli architetti non rinunciano però a relazioni spaziali con l’intorno, chiudendo o aprendo la vista, offrendo aree riparate da coperture, o anche enfatizzando il rapporto con aree verdi. Le scale, ad esempio si appoggiano a terrazze che diventano luoghi di soste e osservazione del paesaggio. All’interno, invece, la conformazione di grandi spazi gradonati offre diverse possibilità di utilizzo e occasione di interazione sociale. La biblioteca e l’annesso centro culturale sono il risultato di un insieme di parti eterogenee, ma mai una somma di elementi sordi all’intorno; ognuno, anzi, reagisce alla presenza degli oggetti circostanti.
Foto Wu Qingshan
Foto Wu Qingshan
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Foto Wu Qingshan
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Foto Wu Qingshan
Foto Wu Qingshan
Foto Wu Qingshan
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Foto Wu Qingshan
Pensata per estendere l’offerta di spazi comunitari nel villaggio di Tailing, questa biblioteca ha grande permeabilità visiva con la piazza antistante, filtrata da un generoso portico dove intrattenersi o trovare spazi più intimi. Gli spazi si compenetrano anche grazie al super-arredo della libreria, un oggetto di design fuori scala che, oltre ai libri, finisce per ospitare anche postazioni lettura. Un ampio controsoffitto realizzato con elementi in alluminio finiti in calce locale, raccoglie e distribuisce la luce zenitale, creando uno spazio avvolgente e confortevole.
Foto Shanxi studio
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Foto Shanxi studio
Un altro edificio storico in terra cruda, consolidato e ampliato: una scatola dentro la scatola, delimitata da membrane semitrasparenti, genera uno spazio quasi spirituale, sospeso sia fisicamente nel vuoto sia metaforicamente tra la concretezza di terra e legno, e l’immaterialità della luce che piove dall’alto. Scaffali a tutta altezza organizzano gli spazi, confermando la scansione strutturale preesistente, e generose scalinate, una delle quali termina in una terrazza immersa nel paesaggio collinare, offrono una nuova percezione dell’edificio e spazi informali cosultare i testi.
Foto Hou Bowen
Foto Hou Bowen
Foto Hou Bowen
Foto Hou Bowen
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Foto Hou Bowen
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Foto Hou Bowen
Foto Hou Bowen
Foto Hou Bowen
Foto Hou Bowen
Foto Hou Bowen
Foto Hou Bowen
Foto Hou Bowen
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Questa biblioteca si basa su due idee principali: una è reinterpretare l’architettura tradizionale della minoranza etnica Dong, e lo vediamo nel caratteristico sistema strutturale su cui gli edifici poggiano in punta di piedi, tecnica costruttiva che rischia di sparire insieme ad altri aspetti della cultura locale. L’altra è prevedere che questo edificio non si limiti a contenere libri ma dia forma a una nuova casa della comunità, dove i bambini del villaggio possono trovarsi e imparare giocando, dando usi inconsueti a scale e spazi, lettura inclusa. L’architettura ruota intorno alla forma delle scale, e la facciata principale si flette seguendo una linea spezzata sotto le imponenti strutture della carpenteria Dong.
Foto Leon Xu Liang
Foto Leon Xu Liang
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Foto Leon Xu Liang
Foto Leon Xu Liang
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La forma delle case tradizionali viene reinterpretata da ShuLin Architectural Design in un volume trasparente che sembra fluttuare nel tessuto compatto di questo villaggio montano. Si riscopre lo spazio aperto pubblico organizzato su diversi livelli e connesso non più solo da scalinate tradizionali, ma anche da questa architettura volante. Sul perimetro, le scaffalature si fondono con l’involucro dell’edificio, mentre verso l’interno vanno a sostituire le partizioni, lasciando ai libri e alle persone il ruolo di protagonisti indiscussi. Ai bambini viene dedicata un’area per giocare mentre i genitori possono intrattenersi coni libri custoditi in questo scrigno traslucido. Un patio permette di raccogliere l’acqua piovana nella vasca che caratterizza il piano terra aperto, lasciando percepire il tamburellare delle gocce sui pannelli in policarbonato.
Foto Zhao Yilong, Chen Lin
Foto Zhao Yilong, Chen Lin
Foto Zhao Yilong, Chen Lin
Foto Zhao Yilong, Chen Lin
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Foto Zhao Yilong, Chen Lin
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