Un fotoreporter ha colto la
potenza di questa massiccia piramide
di cubi, sovrastata da novantanove
cupole di vetro: un simbolo
dell'architettura contemporanea
nei Balcani, che, con la forza iconica
di una moschea, un hammam o un
fortino, custodisce un importante
patrimonio librario.
Dal punto di vista
formale, la biblioteca
ha una genesi rigorosamente
geometrica:
nasce su un impianto
planimetrico quadrato
e si sviluppa in alzato
in una successione regolare
di volumi cubici,
coprendo una superficie
totale di 16.500 metri
quadri.
Secondo alcuni studiosi,
l'edificio, con le sue
novantanove cupole
bianche, si richiama
alle architetture
storiche dell'Hammam
di Gazi Mehmed Pasha a
Prizren o del Patriarcato
di Pec. La massiccia
struttura in cemento
armato è interamente
rivestita da una rete
metallica a maglia
larga, che funge anche
da frangisole.
Per approfondimenti
sull'architettura
balcanica si rimanda
alla mostra itinerante
dello Schweizerisches
Architekturmuseum di
Basilea con l'Architekturzentrum
Wien,
"Balkanology": a Basilea
dal 4.10. al 28.12.2008,
direttrice Francesca
Ferguson, curatore
Kai Vöckler, catalogo
Christoph Merian Verlag
e Sam, 2008 (www.sam-basel.org). Vedi
anche la pubblicazione
di Kai Vöckler con
Archis Interventions,
Prishtina is Everywhere.
Turbo Urbanism: the
Aftermath of a Crisis,
Archis Publishers (edizione
inglese), Parthas
Verlag (edizione tedesca),
2008.
National Library, Pristina
L'opera dell'architetto croato Andrija Mutnjakoviç, inaugurata nel 1982, offre di sé un'immagine eroica nella Pristina devastata da anni di guerra. Design Andrija Mutnjakoviç. Foto Max Peef.
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- 27 novembre 2008