Nel Miami Design District, dove i bons vivants si intrattengono tra negozi di lusso e ristoranti rinomati e dove gli appassionati di arte e design spopolano tra musei, gallerie espositive e opere d’architettura iconiche (tra cui Fly's Eye Dome, il prototipo della “macchina abitativa autonoma” disegnata da Buckminster Fuller nel 1965 e qui riproposta integralmente dal 2012), una nuova destinazione va ad aggiungere linfa alle vibranti energie del quartiere: è The Moore, storico complesso che nel corso tempo ha contribuito a plasmare l’estetica e il carattere sofisticato del distretto.
L’edificio dal sapore neoclassico, realizzato negli anni ‘20 in pieno boom immobiliare dal magnate David P. Davis e situato all’intersezione tra NE 40th Street e NE 2nd Avenue, è stato tra i primi negli Stati Uniti a fungere da showroom e deposito per arredi domestici (della ditta Moore and Sons). Oggi gestito dal gruppo alberghiero Woodhouse, la proprietà ha incaricato gli studi Icrave e Studio-Collective del progetto di rinnovamento, allo scopo di trasformare l’immobile in una nuova polarità polifunzionale altamente attrattiv, aperta alla collettività dall’Autunno 2024.
Il complesso di circa 8.360 mq si compone di due corpi di fabbrica su quattro piani e comprende una pluralità di funzioni che riflettono il carattere frizzante della zona: un ristorante, un club privato, un albergo, spazi per uffici ed eventi, un albergo e una galleria d’arte.
Il ristorante “Elastika” al piano terra, su progetto di Icrave, offre un benvenuto al pubblico in un ambiente fluido e radioso, punteggiato da arredi in velluto verde che accendono l’ambiente con una vivace nota cromatica. Qui, appesa permanentemente sopra la corte interno a tutta altezza, campeggia “Elastika”, la fluida scultura di Zaha Hadid commissionata da Craig Robins (visionario co-fondatore di Design Miami), che dà il nome al ristorante.
Al primo livello si distribuiscono gli spazi del club privato, disegnati da Icrave e Studio Collective, che accolgono gli ospiti in atmosfere morbide e raffinate dove arte e design concorrono nell’omaggiare la storia del fabbricato e nel riproporre il calore e le matericità regionali e latinoamericane, all’insegna della contaminazione tra passato e presente. Accessori, decorazioni e arredi tradizionali autentici si combinano ad elementi d’arredo contemporaneo realizzati su misura: dalle sedie in teak fatte a mano, ai divani di grandi dimensioni, ai tavoli e ai tappeti disegnati da Studio Collective, nella zona lounge; al pavimento in terrazzo (cenno allo storico passato Art Déco di Miami) in dialogo con l’ ampio murale astratto che avvolge lo spazio, colmo di opere d'arte colorate, specchi luminosi e arredi dai toni neutri, nella sala da pranzo; alle opere di arte contemporanea ispirate alle tipiche piantagioni di ananas della zona, nell’intima Sala La Piña.
Al terzo piano “The Workplace at The Moore”, su progetto di Icrave, offre uffici privati, spazi di coworking e sale per eventi, dove le ricche trame e i motivi decorativi di arredi e finiture conferiscono allo spazio un caldo e corposo sapore latino.
Al quarto piano, si collocano “The Gallery at The Moore”, uno spazio espositivo e per eventi privato affacciato sulla corte centrale, e “The Hotel at The Moore” progettato da Studio Collective che offre un’oasi di relax e comfort e un’evasione dal trambusto metropolitano nelle 15 suites, dove i mobili su misura progettati da Studio Collective traggono ispirazione dalla ricca cultura sudamericana.
Un luogo poliedrico dove i piaceri della vita si alimentano (anche) di nutrimento intellettuale.