Un’alluvione distrugge un piccolo villaggio sperduto nel mezzo di una vasta pianura. Non ci sono feriti. Un uomo esperto e gentile viene mandato da un’organizzazione internazionale a coordinare la ricostruzione. Questi raduna le donne e gli uomini del villaggio e spiega che, grazie al lavoro di tutti, si possono costruire case migliori di quelle distrutte. L’uomo gentile non è un politico; non ci sono esperti, avvocati, ingegneri, medici. Non ci sono permessi di costruzione, marche da bollo, autorizzazioni, documenti da firmare. Gli uomini e le donne sanno bene come costruire dei muri solidi. Ma l’uomo gentile spiega che il tetto è la parte più importante e delicata: è soggetto a più sollecitazioni, è esposto a tutte le intemperie e dev’essere ben isolato. Le canne e i rami abbattuti dal maltempo vengono raccolti, tagliati e ordinati. Serviranno a costruire diversi esempi di tetti che le donne e gli uomini del villaggio potranno replicare, con qualche consiglio dell’uomo gentile.
Il volume Tetti raccoglie più di 20 manuali monotematici, diffusi dall’Unesco e dal Consiglio d’Europa a partire dal 1976, che costituiscono la maggiore attività professionale di Yona Friedman fino alla fine degli anni Ottanta. Come si evince nel ricco saggio curato da Andrea Bocco, la manualistica di Friedman ha inizio alla fine degli anni Sessanta, quando cambia il linguaggio grafico mutuato dall’attività didattica alla lavagna. Ma è solo nel febbraio del 1980 che i manuali vengono pubblicati in India sulla rivista Invention intelligence con il titolo Immediate Education for Survival. Grazie a questa, Friedman riceve un finanziamento dall’Università delle Nazioni Unite per produrre dei manifesti da attaccare sui muri dei villaggi. Qui saranno i bambini – tra i pochi che sanno leggere e scrivere in quelle terre – a divulgare le istruzioni scarne ed evocative contenute nei volumi. Con il successo di queste iniziative, l’Università delle Nazioni Unite – con la partecipazione dell’International Council of Scientific Unions, il supporto scientifico delle Accademie delle Scienze francese e russa, e il supporto politico dell’India – finanzia la nascita del Communication Center for Scientific Knowledge for Self-Resilence (CCSK) che sarebbe stato responsabile per il miglioramento delle condizioni di vita nei “Paesi in via di Sviluppo”. Con sede presso l’abitazione parigina di Friedman, dove egli stesso ricopre il ruolo di coordinatore con Eda Schaur come vice.