Il primo aspetto che attira l’attenzione è l’estensione degli spazi pubblici. Non esistono cancelli e recinzioni, zone accessibili e altre inaccessibili, si può tranquillamente camminare attraverso ogni angolo, percorrere lo spazio senza interruzioni per tutta la lunghezza del quartiere. I condomini sono tutti sospesi su eleganti pilotis, privi di un ingresso frontale: vi si accede dal basso, con un ascensore, come si trattasse di una navicella spaziale. I grandi prati e la vegetazione sono un tutt’uno con gli spazi abitativi, si confondono e integrano come in un paesaggio di palafitte o di case sugli alberi, interpretando al meglio l’idea di città-giardino.
Nelle intenzioni di Costa c’era la volontà di dare agli abitanti una sensazione di totale libertà. Le dimensioni, le proporzioni e la densità abitativa furono infatti concepite per trasmettere una sensazione di sicurezza e accessibilità.
Francesco Marini, è nato a Recanati, ha studiato Design del prodotto presso il Politecnico di Milano e alla PUC Rio de Janeiro. Attualmente lavora come designer e fotografo freelancer a Milano.