Fotografare per scoprire una città lontana e affascinante del Punjab, la fertile pianura dell'Indo nel cuore del Pakistan. Multan è un insediamento millenario dove si incontrano storia e rinnovamento, ricchezza e abbandono, conservazione e voglia di cambiamento. Le immagini fanno parte dell'indagine svolta da un gruppo di ricercatori coordinati da Fondazione Politecnico di Milano – architetti, ingegneri e disegnatori industriali – nell'ambito dell'iniziativa "Sustainable, Social, Economical, Environmental Revitalization of the Historical Core of Multan City", parte significativa della conversione del debito tra Italia e Pakistan. Il lavoro ha consentito di definire un quadro dei problemi e delle potenzialità e un programma operativo di impiego delle risorse le cui priorità sono in favore delle infrastrutture.

"La ricerca di oggettività delle fotografie di Marco Introini mette a punto impeccabili e preziosi strumenti di lavoro nei quali, attraverso una descrizione distaccata, pacata e priva di intenzioni interpretative, prevale la volontà di rappresentare i fatti urbani per come sono, di descrivere con realismo la fisicità concreta della città, la sua realtà e bellezza." ( dal testo Heritage and beauty di Adalberto Del Bo in Multan, La città murata, Silvana ed.)

Marco Introini (Milano 1968), laureato in architettura presso il Politecnico di Milano e fotografo documentarista, è docente di Fotografia dell'Architettura e Tecnica della Rappresentazione presso la Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano. Nel 1999 riceve il premio nazionale "Lombardia Effetto Paesaggio" con la ricerca fotografica Architettura ed architetture dell'argine maggiore del Po. Selezionato alla rassegna Descubrimientos del Festival Internazionale PHotoEspaña05 con il progetto fotografico Paesaggio Analogico 05. Nel 2006 viene pubblicato all'interno del catalogo del Padiglione Italiano della X Biennale di Architettura curato da Franco Purini. Inserito nei venti fotografi di architettura protagonisti degli ultimi dieci anni, viene intervistato da Letizia Gagliardi per il libro La Misura dello Spazio (Roma 2010).