Esiste un intreccio irrisolvibile tra la moda e il progetto dello spazio. E Bottega Veneta gli intrecci ce li ha nel dna. In occasione dello show primavera estate 2025 il brand di Kering ha collaborato con Zanotta a una rivisitazione dell’iconica poltrona Sacco.

Nello spazio allestito alla Fabbrica Orobia, subito davanti alla passerella, una folla di musi animali attende gli ospiti della sfilata, sono delle creazioni inedite, disegnate per l’occasione. Quindici “specie”, dal cane al dinosauro, dalla volpe alla balena, tutti realizzati - ovviamente - in pelle, il materiale per eccellenza di Bottega Veneta.

Il risultato è uno spazio della tenerezza, un mondo gioioso con “un senso di meraviglia, popolato da amichevoli compagni che ti fanno sorridere e ti fanno dire ‘wow’.” come ha raccontato Matthieu Blazy, il direttore creativo.

Sotto la direzione di Blazy, il brand ha rafforzato il legame con design e architettura: ricordiamo la collaborazione con l’indimenticabile e indimenticato Gaetano Pesce, la riedizione delle sedute LC14 che LeCorbu pensò per il Cabanon, l’evento alla Casa di Vetro di Lina Bo Bardi.

Quest’anno, mentre sulla passerella di Bottega Veneta sfila la collezione, che Blazy dice di avere immaginato con “sincerità emotiva”, gli spettatori- tra cui celeb come Kendall Jenner, A$AP Rocky e Jacob Elordi, più tante figure chiave del mondo della moda - “siedono” scomposti sull’intuizione di Gatti, Paolini e Teodoro del 1968, quella di un design che distrugge qualsiasi forma (e qualsiasi formalismo) per accogliere quelle infinite di cui il nostro corpo è capace. Veri e propri sacchi, morbidi e plastici, proprio come le borse di Bottega Veneta.

Matthieu Blazy

La collezione limitata di poltrone, che prende il nome di The Ark, l’arca, è superlimitata: conta solo due pezzi per ciascun modello, proprio come nel racconto biblico. La si trova in vendita sul sito del brand.