Ifa compie 100 anni. La fiera della tecnologia di consumo più grande e famosa d'Europa celebra il traguardo con una piccola mostra di dispositivi che hanno segnato un'epoca, come il primo Walkman e un radio-giradischi Braun (chiaramente di Dieter Rams senza che sia indicato da nessuna parte), una capsule collection di moda in collaborazione con il brand/magazine berlinese Overkill, mostre fotografiche in collaborazione con Sony, che però qui non ha uno stand oramai da prima del Covid, e una serie serie di concerti (a pagamento, lineup non proprio imperdibile, si segnala la presenza di Bryan Adams che tutti pensavamo oramai facessimo il fotografo). C'è anche una collaborazione con artisti che ereditano idealmente la missione del logo Funk-Otto, l'omino disegnato da Helmut Lortz negli anni Settanta, diventato mascotte e identità grafica della fiera autunnale berlinese. In tutto le iniziative sono esattamente cento.
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Siamo a Berlino per la centesima edizione di Ifa, la più grande fiera di tecnologia di consumo d'Europa: c'è tanta AI, ma non solo. Tra gatti smart e cappelli solari, ecco cosa abbiamo visto.
Essilor Luxottica Nuance
Nella foto: Stray, Annapurna Interactive
EcoFlow Power Hat
Honor Magic V3
LG Ai Agent
Acer Dualplay
Dji Neo
Asus Ceraluminum
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- Alessandro Scarano e Andrea Nepori
- 08 settembre 2024
Ifa nasce nel 1924 come fiera dedicata alle radio. Sono anni importanti per Berlino, nasce la ferrovia urbana S-Bahn, a Potsdamer Platz sempre quell'anno compare il primo semaforo di tutta Europa. Nel 1930 Albert Einstein si presenta a Ifa dove tiene un discorso in cui parla (spoiler!) dell'avvento futuro di “piccoli schermi”. Tutto fa pensare a un mondo che corre veloce verso il futuro, invece dietro l'angolo c'è la distopia nazista. Ifa sopravvive a quella, alla guerra, al Muro e alla sua caduta. Anche alla pandemia del '20-'21. La fiera quest'anno apre accogliendo i visitatori che entrano dall'ingresso nobile, quello nord, con un ologramma di Einstein. Samsung lo ripresenta nel suo keynote, che in qualche modo avvia ogni anno la fase dedicata alla stampa della fiera, facendo dire al grande scienziato tedesco cose che in realtà non ha mai detto. E' un uso bonario del deep fake, uno stratagemma del marketing per portare il discorso sull'AI.
L'intelligenza artificiale non è solo il cavallo di battaglia del brand coreano, ma il filo rosso di gran parte degli espositori quest'anno. Intanto, nella grande sala stampa e sui transfer che trasportano rivenditori e giornalisti tra la Messe, i ristoranti, i club del "dopolavoro" o il karaoke sulla Warschauerstrasse - siamo a Berlino, pare che oramai in Europa ci si diverta solo qui - ci si ripete che alla fine l'intelligenza artificiale c'è da anni, che non è neanche in fondo vera intelligenza artificiale e che probabilmente siamo già stanchi anche di questa novità come lo siamo stati del metaverso e degli Nft. Ma it's the economy, baby!, questa è una fiera e bisogna pur vendere, nonostante il vento di recessione (irreversibile) che si respira nel Vecchio Continente, con i tedeschi che per primi hanno smesso di fare grandi acquisti dopo la "botta" che è seguita alla guerra Ucraina vs Russia.
Ifa ha una grande storia alle spalle, una storia gloriosa. Ma anche qualche problema di identità. Del resto, chi non ce l'ha oggi? Per la fiera, si tratta forse di ristabilire le proprie priorità. Basta guardare in una delle tante mappe che si trovano a parete. Ogni anno la fiera si ridisegna dall'interno dei capannoni della Messe berlinese, un luogo con le sue icone (la torre radio) e tante amenità (vedi il grande, bellissimo sommergarten che ne occupa una gran bella fetta).
Una raccolta di quelle mappe basterebbe a raccontare non solo com'è cambiata Ifa, ma come sta cambiando la tecnologia. Nuovi percorsi si definiscono, nuove categorie nascono, altrre si comprimono e talvolta spariscono. Fino a dieci anni fa, da queste parte gli smartphone la facevano da padrone, oggi sono quasi spariti (restano in pompa magna Honor, brand ex spin-off di Huawei, e Google, che qui in Germania va benissimo con i suoi smartphone Pixel). Un altro caso è quello dell'audio, un tempo sezione chiassosa, allegra e con tanti brand, oggi inverosimilmente annichilita. Altrir settori, come quello medicale e del benessere, stanno invece finalmente acquisendo il peso specifico di cui parliamo da tempo.
Intanto cresce sempre di più la presenza dell'elettrodomestico. Un po' per predisposizione locale (Siemens, Miele, Aeg che oggi è della svedese Electrolux), per storica presenza dei coreani (LG e Samsung) e per l'arrivo dei nuovi grandi brand cinesi, quelli enormi come Tcl e Hisense o più piccoli ma specializzatissimi come Dreame (aspirapolvere), che stanno ridefinendo il mercato. Se chiedete agli analisti, oggi Ifa è soprattutto loro. Il resto segue e player storici come Lenovo oramai preferiscono una presentazione in città alla presenza in fiera. Forse non la tecnologia più entusiasmante dei nostri tempi, l'elettrodomestico. Ma con ogni probabilità la più solida e quella su cui la maggior parte dei consumatori medi preferisce investire. Del resto stiamo parlando di case e Domus ne sa qualcosa. Da quasi cento anni: la storia della nostra rivista inizia neanche un lustro dopo quella di Ifa.
Ma bando alle celebrazioni e alla nostalgia: nella gallery trovate una selezione di concept e di gadget che non sempre ci hanno convinto come progetti, ma che in ogni caso illuminano tendenze del prodotto tecnologico di oggi e di domani. Con una nota: tanti erano già presenti al Ces, la fiera di inizio d'anno di Las Vegas. Chissà cosa penseremmo a riguardarla tra cento anni.
Gli occhiali nascono come dispositivo medico. Poi si sono trasformati in un accessorio di moda: soprattutto grazie a un geniale italiano, Leonardo Del Vecchio. Essilor Luxottica torna alle origini con questi occhiali che aiutano a focalizzare su chi parla anche in ambienti rumorosi.
I dosatori intelligenti di crocchette del brand italiano Easy Pet e la cuccia smart di Astropet, che sembra una astronave, evidenziano che la tecnologia non è solo al servizio degli umani: del resto, uno dei videogiochi più popolari degli ultimi anni, Stray, aveva per protagonista… un gatto.
Ecoflow, tra i leader del settore delle batterie e delle ricariche, si presenta con un accessorio wearable che un po' fa ridere, ma in futuro potremmo ricordarci come una prima volta: un cappello a falda larga con pannelli solari. Li vestiremo davvero in futuro?
Un tempo era un sotto-brand del colosso Huawei, oggi Honor domina la scena a Ifa: lo fa con un telefono pieghevole, il Magic V3, che non solo è sottile quanto e più di un normale smartphone, ma che ha anche considerevolmente migliorato il suo comparto software e di interfaccia.
Nell'anno in cui tutti parlano di AI, ci sono meno robot del solito. L'intelligenza è un chatbot, pare, chiaro segno di una tragica mancanza di visionarietà. Fanno eccezione di robot della startup Neura, il robottino iper-kawaii di LG, e poco altro.
Con il concpet Dualplay di Acer, i videogiocatori non dovranno più scegliere tra tastiera o controller: il nuovo portatile da gioco di Acer li integra entrambi. Quando è inserito nello chassis, il controller funge anche da trackpad.
Il gigante degli elettrodomestici Midea ha presentato all'IFA alcuni dei suoi primi elettrodomestici da cucina senza fili. I dispositivi utilizzano lo standard di alimentazione wireless Ki, sviluppato in collaborazione con il Wireless Power Consortium.
In passato abbiamo assistito a numerosi tentativi in questa direzione, ma il Ki sembra essere il progetto più interessante visto finora. Riusciremo a sbarazzarci dei cavi elettrici anche in cucina?
Il produttore cinese Dji ha scelto l'IFA per presentare il suo primo drone sotto i 150g, il DJI Neo. Nonostante le sue dimensioni, il piccolo quadrimotore è un drone video a tutti gli effetti: è compatibile con l'app Dji Fly e il radiocomando Dji. La sua caratteristica distintiva è la capacità di decollare dalla mano dell'utente in modo completamente autonomo, senza bisogno di collegarlo o controllarlo attraverso uno smartphone. Con un prezzo di partenza di 199 euro, andrà a ruba.
Oltre a una raffica di nuovi computer portatili, Asus ha scelto l'IFA per il debutto di un nuovo materiale proprietario chiamato Ceraluminum. Come suggerisce la crasi nel nome, si tratta di un materiale che mescola i vantaggi della ceramica con la leggerezza e la durata dell'alluminio. Lo Zenbook S 14 è il primo portatile a utilizzare il Ceraluminum per lo chassis esterno.