La mostra al Madre di Napoli ispirata da Aldo Loris Rossi

Realizzata in collaborazione con Gucci, la mostra “il resto di niente” si sviluppa a partire dall’opera dell’architetto e teorico napoletano.

Il Museo d’Arte contemporanea Donnaregina (MADRE) di Napoli, in collaborazione con Gucci, ha realizzato a partire da un’idea di Sabato De Sarno la mostra “Il resto di niente”, a cura di Eva Fabbris con Giovanna Marzotti e visitabile fino al 29 luglio 2024. La mostra – che prende il titolo dall’omonimo romanzo del 1986 di Enzo Striano – esplora la relazione tra spazio civico e antropico, a partire dal lavoro dell’architetto e teorico dell’architettura napoletano Aldo Loris Rossi, in particolare del ruolo giocato dall’emozione nella fruizione degli spazi urbani e nel ricordo che ci imprimono.

Le opere degli artisti e degli architetti esposti al Madre – lontani per epoca e provenienza – richiamano le “utopie concrete” postbelliche di Rossi, realtà futuriste ed espressioniste dalla grande complessità geometrica, con un’estetica fantascientifica e per certi aspetti aliena, altra, sicuramente fuori dall’ordinario. Le proposte gravitano intorno al tema dell’abitare, riflettendo su come le forme, e gli spazi, influenzino la nostra sfera psico-emotiva, condizionando la nostra percezione e il nostro modo di vivere. Tra gli autori troviamo Franco Mazzucchelli, Sara Persico, Vincenzo Agnetti e Nanda Vigo, Angharad Williams, Giulio Delvè, Domenico Salierno, Özgür Kar, Jim C. Nedd, RM e Tobias Zielony.

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