Il barone Pierre de Coubertin vi organizzò, nel lontano 23 giugno 1894, la cena per celebrare il progetto di rinascita delle Olimpiadi nell’era moderna. Oltre un secolo dopo, Le Pré Catelan, edificio immerso nella vegetazione del Bois de Boulogne, nel XVIesimo arrondissement della capitale francese, riallaccerà i fili della storia per accogliere il quartier generale della delegazione atletica italiana alla trentatreesima edizione dei Giochi Olimpici.
Sono 19 gli artisti italiani contemporanei presenti con le loro opere a Casa Italia, mentre alcuni tra i più importanti marchi del sistema arredo contribuiranno con arredi e prodotti selezionati dai loro cataloghi.
Nuova tappa del progetto Casa Italia, brand creato dal Comitato Olimpico Internazionale Italiano (Coni) già in occasione delle olimpiadi di Los Angeles nel 1984, Casa Italia Parigi 2024 si ispira per questa edizione al tema della fratellanza, valore caro alla devise della Francia – la triade Liberté, Égalité, Fraternité – e riassunto per l’occasione dagli organizzatori italiani sotto il concept di Ensemble.
In questa rappresentazione del Sistema Paese, l’arte e il design giocano la loro parte per contribuire a mettere in scena e promuovere i nostri codici di accoglienza, identità, bellezza. Sono infatti 19 gli artisti italiani contemporanei – tra cui il collettivo Claire Fontaine, Francesco Jodice, Edoardo Tresoldi, Marinella Senatore, Stalker, Patrick Tuttofuoco, Fabio Viale – presenti con le loro opere a Casa Italia, mentre alcuni tra i più importanti marchi del sistema arredo, come Edra, Ethimo, Moroso, Glas Italia, Riva 1920, B&B Italia, Flos, Poltronova, Arper, Mutina, Impatia e Rubelli contribuiranno con arredi e prodotti selezionati dai loro cataloghi.
La successione di saloni comunicanti di Le Pré Catelan, edificio del 1854 in stile Napoleone III costruito seguendo la moda delle folies – ville in campagna circondate dalla vegetazione dove nobiltà e alta borghesia si rifugiavano a beneficio dei propri divertimenti – ben si prestano a mettere in scena la relazione simbiotica tra arte e design. In questo continuum, l’allestimento si ispira all’idea dell’intreccio, simbolo olimpico di unità e condivisione, attraverso il ricorso a partizioni realizzate con tessuti. Anche l’attenzione alla sostenibilità vuole la sua parte: naturali e riciclati, i tessuti permettono di ridurre il peso dell’allestimento in fase di trasporto, contribuendo a limitare le emissioni di gas a effetto serra. Mentre gli arredi dei marchi italiani fanno dell’ideale di durabilità progettuale il proprio fiore all’occhiello grazie alla loro vocazione alla longevità.