Olimpiadi di Parigi

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Tutti i luoghi che hanno fatto la storia delle 3 Olimpiadi di Parigi

La prima volta che la capitale francese ha ospitato i Giochi è stata nel 1900, la seconda esattamente un secolo fa. Ecco la mappa dei luoghi che ne hanno fatto e faranno la storia. 

di Giulia Zappa

Il filo rosso che lega Parigi alle olimpiadi è di lunga data. Pierre de Coubertin, artefice del rilancio della competizione atletica su scala mondiale, ottenne che, dopo l’edizione inaugurale dei giochi moderni tenutasi ad Atene nel 1896, la seconda edizione fosse ospitata da Parigi. Il grande onore si scontra però con un tempismo poco fortunato: nel 1900 la capitale francese accoglie anche l’Esposizione Universale, che concentrerà energie e fondi pubblici per la costruzione del Grand Palais, a scapito delle infrastrutture olimpiche. 

Se sono dunque poche le tracce di quella che è passata alla storia come l’edizione più disorganizzata delle olimpiadi – a titolo di esempio, alcuni atleti ricevettero le proprie medaglie solo nel 1912 – le opportunità cambiano nel 1924 con il rilancio dello stadio di Colombe, dotato di servizi in grado di rispondere alle più alte aspettative in termini di comfort e spettacolo proprie dell’epoca.

Passato un secolo dall’ultima edizione sul suolo francese, la posta in gioco dell’architettura – strettamente sportiva come residenziale – si ricentra su obiettivi differenti. Rigenerativo più che esemplare e simbolico, il progetto per gli spazi dei giochi prende innanzitutto le vesti di una eco-architettura in grado di ricucire gli spazi liminari ed abbandonati del territorio, in particolare quelli più degradati a cavallo tra i quartieri settentrionali e la sua prima banlieue, e di incarnare tecniche costruttive dal basso impatto ambientale. Vi presentiamo una mappatura delle principali infrastrutture olimpiche di Parigi a cavallo tra 1900, 1924 e 2024.

Velodromo municipale di Vincennes

Velodromo municipale di Vincennes. Foto Jules Beau da Wikimedia Commons

È il luogo emblematico delle Olimpiadi del 1900. La pista, costruita nel 1896, accoglierà le prove di ciclismo, ginnastica, calcio e rugby, e poi successivamente nei decenni a venire alcuni arrivi del Tour de France. Attualmente iscritto nelle liste del Patrimonio francese come “classé”, è stato restaurato nel 2015 e conserva ancora oggi le tribune in ferro costruite da Gustave Eiffel. 

Sempre nel 1900, altri luoghi di Parigi si presteranno ad accogliere le altre discipline sportive: la sede della società sportiva dell’île de Puteaux metterà a disposizione i propri campi per il tennis – incluse le prove femminili. Le gare di scherma saranno organizzate ai Jardin de Tuileries, mentre la place de Breteuil ospiterà l’equitazione anche grazie alla costruzione di un ippodromo temporaneo. 

Stadio di Colombe

Stadio Yves-du-Manoir, Colombes. Foto da paris.fr

Nato nel 1883 come ippodromo, viene trasformato in stadio nel 1907 per essere successivamente potenziato con le Olimpiadi 1924. Progettato dall’architetto Louis-Faure Dujarric, ha una capacità di 45.000 persone, di cui 20.000 sedute, e si distingue all’epoca per le sue dotazioni d’avanguardia, come l’illuminazione elettrica, l’acqua calda, e una sala stampa ubicata sotto la gradinata. Accanto allo stadio verrà edificato nel 1924 anche un villaggio olimpico, i cui edifici in legno dell’epoca sono oggi distrutti.

Piscina di Tourelles

Piscina di Tourelles, oggi Piscina Gorges Vallerey. Foto da paris.fr

Oggi nota con il nome di Georges-Vallerey, questa piscina nel 20simo arrondissement di Parigi costruita per l’appuntamento olimpico del 1924 è il primo bacino di cinquanta metri ad avere corridoi separati da linee corsia in sughero e trampolini rialzati per una migliore performance nel tuffo. La sua tribuna può accogliere fino a 1500 spettatori. Ristrutturata negli anni ’80, accoglierà alcune prove anche le olimpiadi di quest’anno. Per l’occasione, la struttura del telaio della copertura apribile è stata rifatta con legno certificato e pannelli in policarbonato.

Velodromo d’Inverno

Velodromo d’Inverno, 1924. Foto da paris.fr

Tristemente conosciuto come luogo di rastrellamento degli ebrei parigini nel 1942 e peraltro distrutto nel 1958, il Velodrome d’Hiver fu inaugurato nel 1910. Con i suoi 17.000 posti, accolse le prove di box nel 1924.

Centre Aquatique Olympique

Unico impianto sportivo costruito appositamente per le Olimpiadi 2024, il sito progettato da Atelier 2/3/4 con Venhoeven CS è interamente realizzato con materiali organici a partire dalla copertura ondulata delle piscine, interamente costruita in legno. Dotato di 5.000 mq di pannelli fotovoltaici installati sul tetto, il centro è uno dei più grandi parchi solari urbani di Francia, in grado di assicurare l’autosufficienza energetica della struttura. Il sito è connesso al vicino Stade de France attraverso una passerella pedonale sull’autostrada A1. 

Villaggio degli Atleti

Inaugurato nel febbraio 2024, il villaggio degli atleti di Paris 2024 si estende su cinquantadue ettari, di cui 6 di spazi verdi, e tre comuni della prima cintura della banlieue parigina: Saint-Denis, Saint-Ouen-Sur-Seine e l’l’Île-Saint-Denis. Concepito come un eco-quartiere grazie a soluzioni energetiche e materiali da costruzione a basso contenuto di carbonio, ospiterà dopo le olimpiadi e para olimpiadi 6.000 residenti, i quali potranno beneficiare di un parco ubicato al centro del quartiere oltre che di servizi e commerci.

Arena Porte de la Chapelle


Palazzetto polifunzionale da 20.000 mq a ridosso della tangenziale nonché unica struttura costruita nel comune di Parigi per le Olimpiadi 2024, accoglierà le prove di badminton per poi essere utilizzato tanto dal Paris Basketball che per eventi e concerti. 2.600 mq saranno invece destinati a spazi commerciali. Progettato da SCAU et NP2F, l’edificio caratterizzato dalla una facciata rivestita in alluminio e una copertura verde rappresenta un esempio virtuoso anche per la gestione dei rifiuti del cantiere, che sono stati valorizzati al 95%. Il sito ospita anche una “sensory room” sala destinata a persone con sindrome dello spettro autistico.

Grande Nef dell’Île-des-Vannes


Progettata da Anatole Kopp, Lucien Metrich, e Pierre Chazanoff e inaugurata nel 1971 sulla piccola isola di Vannes sulla Senna, nell’ex banlieue rossa di Parigi, si presenta come una barca rovesciata che si fonde con il paesaggio fluviale che la circonda. Caratterizzata da una inedita copertura paraboloide di 3.000 mq costituita da un reticolo di cavi messi in tensione da due archi di cemento obliqui, è stata recentemente restaurata da François Chatillon Architects per assicurare la messa a norma dell’edificio insieme a migliori performance in campo di efficienza energetica. Il sito ospiterà gli allenamenti delle prove di ginnastica.

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