Tutti i meme di Brat: il disco di Charli Xcx è il caso virale dell’estate

Nessuna foto dell’artista in copertina, ma una scritta sgranata su campo verde: un progetto grafico preciso con un messaggio importante, che dilaga online e offline.

Brat, una scritta in Arial Narrow che campeggia su uno sfondo verde acido. È questa la cover del nuovo album della popstar britannica Charli XCX, al secolo Charlotte Emma Aitchison, che non solo è diventato il disco meglio recensito dell’anno secondo Metacritic, ma un vero e proprio fenomeno virale, generando meme a non finire. 

La copertina del singolo The girl, so confusing version with lorde.

La ricetta è semplice: una scritta minimale e sgranata, con un font facilmente riconoscibile (e replicabile) su un campo di un colore che è come un pugno in un occhio. Il progetto grafico, ideato dal designer statunitense Brent David Freaney di Special Offer Inc., è volutamente provocatorio e punta a mettere in discussione le nostre aspettative sull’immaginario pop.

In una intervista a Vogue Singapore, Aitchison ha spiegato che la copertina vuole essere una risposta al “senso di possesso” che i fan hanno rispetto alle figure femminili del pop, eliminando quindi la propria immagine e sostituendola con una scritta, aggiungendo che il verde è un riferimento ai media e alla moda. Non siamo di fronte a un caso come le foto sulle strisce pedonali (che citano Abbey Road dei Beatles) o altre copertine memorabili della musica, come quella seminale di Brian Eno o di Nevermind dei Nirvana. Qui vince la grafica sulla fotografia e soprattutto vince la semplicità d’esecuzione. È uno dei classici casi del “potevo farlo anche io”, a cui però non aveva ancora pensato nessuno.

La ricetta è semplice: una scritta minimale e sgranata, con un font facilmente riconoscibile su un campo di un colore che è come un pugno in un occhio.

Anche le copertine di ciascun singolo estratto da Brat e delle versioni remixate sfoggiano un'estetica brutale: un ritratto dell'artista e un unico elemento grafico, una piccola banda colorata al lato in cui, in caratteri minuscoli, quasi illegibili, è riportato il nome della traccia.
Ma il progetto musicale (che è anche un grande progetto visuale) è partito da più lontano: tutti gli album della pop star, da True Romance del 21013, sono apparsi sulle piattaforme di streaming in una veste nuova, i progetti grafici sono stati uniformati a quello di Brat, con un titolo in Arial Narrow e una campirtura piatta come sfondo.
 


In alcune città dove è stata fatta una campagna “in real life” quel quadrato Brat strizza l’occhio ai passanti dai manifesti collocati sui palazzi e negli snodi “giusti”. Ma Brat è anche una fonte inesauribile di meme e contenuti che sono già una tendenza. 

Attraverso una meticolosa attività di promozione online e offline, tra cui il lancio dell’applicazione “Brat generator”, l’uscita dell’album di Aitchison a inizio giugno si è subito trasformata in un’onda verde che si nutre di viralità, viaggiando tra i social attraverso un concept e un’estetica collaborativa alimentate da una fanbase entusiasta e da chiunque sia pronto ad abbracciare il mood del progetto Brat. 

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