Era alle medie Verdy quando ha scoperto Swatch. L'orologio andava di moda nel giro punk rock di Osaka, la sua città natale. Anche lui ne aveva uno, racconta l'illustratore e graphic designer: suoi progetti come Wasted Youth o Girls don't cry sono da anni riferimento per la coolness globale. E ora si trasformano in Swatch, per una occasione importantissima: la Biennale di Venezia.
Il marchio svizzero, celebre per il suo approccio eterodosso all'orologeria, da 40 e passa anni è un autentico cult, e ha un più che decennale flirt con la Biennale di cui anche quest'anno è main sponsor, come racconta a Domus il Ceo dell'azienda Carlo Giordanetti. Alla Biennale 2024, Swatch porta un padiglione all'arsenale con alcune opere scelte dell'Art Peace Hotel di Swatch a Shanghai, una residenza che ospita artisti visuali e non solo da tutto il mondo, con l'obbiettivo del mutuo scambio creativo. Alcuni poi parteciperanno a progetti del brand legati all'orologeria. “Ma non è assolutamente un vincolo”, spiega Giordanetti, sottolineando come la selezione non sia fatta in base a criteri legati alla particolare estetica Swatch. “Anzi, c'è chi proprio non c'entra niente e abbiamo anche scrittori, sceneggiatori…”.
Sempre dall'Oriente arriva Verdy, che porta il suo celebre personaggio Vick ai Giardini della Biennale con una statua in bronzo. "In una edizione che celebra il concetto di straniero, noi lo facciamo con un personaggio anarcoide, strano", spiega Giordanetti. "È un coniglio-panda che ama la musica punk”, spiega a Domus lo stesso Verdy, che incontriamo nei giorni del pre-opening della Biennale: affabile, sintetico nelle risposte, indossa un paio di occhiali tondi sotto il cappellino del suo brand Wasted Youth. Per questa occasione, Vick è diventato per la prima volta una statua di bronzo. “Era la prima volta, ma è stato naturale”, spiega l'artista.
Il bronzo e Vick tornano anche nel primo orologio che Verdy ha creato per Swatch, presentato alla Biennale. È la prima volta che un artista selezionato per la mostra crea anche degli orologi. Al primo orologio, presentato nei giorni dele pre-opening della mostra di Venezia, ne fanno seguito altri quattro - “non è stato difficile trovare le idee”, commenta Verdy. Ce n'è uno con Vick protagonista dove una gigantesca A ricorda la X dello Swatch tanto amato nel giro punk rock giapponese. Un altro riprende Girls don't cry, il brand di Verdy legato a doppio filo con la sua compagna, che approva ogni progetto. E poi uno con il logo di Wasted Youth e un ultimo con protagonista un altro personaggio di Verdy, Visty, anche in edizione maxi.
Tutte le immagini courtesy Swatch