L’MSG Sphere di Las Vegas – completata a luglio – ha ospitato il suo primo evento: un concerto degli U2 con immagini create John Gerrard, Marco Brambilla e la scenografa Es Devlin su uno schermo curvo di 15mila metri quadrati.
Progettato dallo studio di architettura Populous, la Sfera è la struttura sferica più grande del mondo. Coperta quasi completamente all’interno e all’esterno da enormi schermi a LED, ospita uno schermo alto 76 metri che si avvolge più di 180 gradi intorno allo spettatore creando un’esperienza davvero immersiva.
Le opere mostrate durante il concerto hanno preso ispirazione dall’ambiente e dalla cultura del Nevada e sono state sviluppate in collaborazione con la band e Willie Williams, il suo storico direttore creativo, concependo l’intero progetto come un’opera d’arte di gruppo. Inoltre, gli U2 si sono esibiti su un palco che riprende un progetto di Brian Eno, realizzato dallo studio di architettura britannico Stufish, simile a un gigantesco giradischi illuminato. I video delle scenografie sono diventati immediatamente virali con milioni di like sui social media.
Il progetto propone di sicuro un’esperienza incredibile, ma ha anche dei lati oscuri. Se Las Vegas è probabilmente uno dei posti migliori in cui costruire un progetto del genere, non è detto che altre città siano in grado di assimilarlo. A Londra, per esempio, a causa di diversi problemi legati all’impatto luminoso del progetto sull’intorno urbano, e una raccolta di 852 firme contrarie alla sua realizzazione, l’idea di realizzare la Sfera è stata messa temporaneamente in stand by.