Domus 1078 è in edicola, un numero dedicato al pensiero stocastico

Il magazine di aprile, a cura del Guest Editor 2023 Steven Holl, si concentra sulla sintesi delle arti. Sfoglia la gallery per scoprire i contenuti della rivista.

Editoriale/ Il pensiero stocastico – Sintesi delle arti Il comportamento stocastico è antideterministico. Ci rende finalmente liberi dalle teorie dogmatiche del razionalismo, del postmodernismo, della decostruzione e del parametrismo. Diventiamo curiosi, ricerchiamo un punto di partenza. Immaginiamo un’idea che guidi il progetto.

Testo Steven Holl. Illustrazione IX drawing for Pitoprakta, 1955-1956 © Famille Xenakis  

Il pensiero stocastico/ Oscillazioni stocastiche o casualità? Mai ignorare le possibilità offerte dal caso. Le leggi della probabilità sono sempre al lavoro nel mondo dell’arte e dell’architettura, con l’incertezza che caratterizza ogni arte o scienza.

Testo Yehuda Emmanuel Safran . Foto © Lebbeus Woods and Alexis Rochas. Photo © Philippe Ruault  

Il pensiero stocastico/ Vincent Fecteau – Lo spirito dell’architettura Come avviene per le manifestazioni fisiche del pensiero stocastico, l’artista statunitense dà forma all’intuizione per creare le sue sculture, architetture su piccola scala di ombra e luce.

Testo Steven Holl. Foto © Vincent Fecteau / courtesy of Matthew Marks Gallery

Il pensiero stocastico/ Strane reti Complessità, differenziazione e reciprocità di elementi eterogenei e ambigui sono al centro dell’attività di Morphosis, base di un processo creativo che vuole tradurre la cacofonia dell’esperienza umana.

Testo Thom Mayne. Foto © Jasmine Park  

Il pensiero stocastico/ Iannis Xenakis – Villa Mâche, Amorgos Giocata sul doppio registro di familiarità e straniamento, la villa greca è l’emblema delle ibridazioni tra i linguaggi delle diverse discipline dell’architetto-ingegnere-musicista.

Testo Alessandro Benetti  

Il pensiero stocastico/ Il divenire dell’architettura La teoria del caos è il campo di studi fondamentale per definire la sfera della mediazione dei linguaggi in modo da integrarla nelle recenti filosofie dell’ordine.

Testo José Aragüez. Foto © Courtesy of the artist e/and Galleria Continua  

Confini sfumati/ Höweler + Yoon – Moongate Bridge, Shanghai, Cina Ispirato al giardino cinese tradizionale, il ponte incarna la propensione dello studio alla creazione di relazioni fra discipline diverse

Testo Steven Holl. Foto Wu Tao, Shrimp Studio

Confini sfumati/ Sulla precisione nell’uso della luce in architettura Attraverso una comparazione fra architettura e musica, il progettista spagnolo ribadisce la centralità della luce nella definizione degli spazi.

Testo Alberto Campo Baeza. Illustrazione Alberto Campo Baeza

Confini sfumati/ Lauretta Vinciarelli – Un’architettura di allusioni e suggestioni Le tecniche pittoriche rivelano una simmetria fra la vita e l’opera dell’artista e architetta: non si può modificare, ma solo proseguire.

Testo Lebbeus Woods. Foto © Peter Rowe. Estate of Lauretta Vinciarelli  

Confini sfumati/ Nifemi Marcus-Bello – Il design come contaminazione L’arte e l’architettura sono parte integrante dei processi progettuali del designer nigeriano. Nel suo lavoro, è il disegno a raccordare le discipline.

Testo Steven Holl

Disegno come pensiero/ L’idea di rappresentazione Nel 2013 l’architetta irachena rifletteva sulla proiezione assonometrica, strumento di progetto fondamentale per guardare l’edificio in molti modi.

Testo Zaha Hadid. Illustrazione Zaha Hadid

Disegno come pensiero/ Il disegno è un esperimento Per l’artista americano, il disegno è uno strumento speculativo. È una chiamata che stimola una risposta attiva, ma che, finché non è sulla pagina, risiede nel regno del pensiero.

Testo Steven Holl- Illustrazione © Bryan Cantley

Disegno come pensiero/ Una pratica generosa L’architetto californiano sostiene che il disegno è un aspetto cruciale dello sviluppo immaginativo dello spazio. Contiene molte forme di pensiero: certezze, intuizioni e puri e semplici salti nel buio.

Testo Steven Holl. Illustrazione © Perry Kulper

Disegno come pensiero/ John Hejduk – L’architettura come natura morta I volumi pittorici dell’architetto americano ospitano le funzioni dell’abitazione, ma fungono anche da soglia: membrana tra passato e futuro, tra corpo e mente.

Testo Stan Allen. Foto CCA, John Hejduk fonds. © CCA  

Intrecci/ Eric Owen Moss Architects – (W)rapper, Los Angeles, California, USA L’ultimo degli interventi dello studio a Hayden Tract, nella parte ovest di Los Angeles, è una torre che esprime la sua logica attraverso la struttura.

Testo Steven Holl. Foto Tom Bonner

Intrecci/ Giovanni Michelucci – Sull’autostrada La composizione organica della chiesa, che commemora le vittime dei lavori dell’A1, è metaforica della necessità di preservare un senso di solidarietà di fronte all'arrivo della modernità.

Testo Fulvio Irace. Foto Archivio Fondazione Giovanni Michelucci

Intrecci/ Jessica Lang – Danzare con l’architettura Il lavoro della coreografa americana, che ha per materia il corpo e la scenografia, celebra l’intreccio delle arti attraverso l’esplorazione spaziale.

Testo Steven Holl. Foto ourtesy Jessica Lang Dance  

Intrecci/ Paffard Keatinge-Clay – Cesar Chavez Student Center, San Francisco State University, California, USA Il centro, situato nel cuore del campus universitario, è una composizione radicale e dinamica che testimonia il potere dell’arte architettonica.

Testo Steven Holl, Eric Keune. Foto © San Francisco State University Office of Public Affairs Archive, courtesy of the University Archives  

Rubriche/ Book reviews – Nuovi modi di guardare al passato

Testo Steven Holl, Stan Allen e Caroline Nelson  

Rubriche/ Gatto Nero – Cinque domande, nessuna risposta

Testo Steven Holl. Illustrazione Steven Holl

Rubriche/ Poesia – L’acquerello di un architetto

Testo Arthur Sze. Illustrazione Zaha Hadid, The Peak: Blue Slabs, 1983 © Zaha Hadid Foundation  

Rubriche/ Cover Story – Il pensiero stocastico. Sintesi delle arti

Testo Steven Holl. Illustrazione Chih Yang  

Diario/ Viaggio in Italia – Quando Cristo si fermò a Caserta e Pompei Consumo del territorio, iperdensità demografica e deindustrializzazione toccano vertici europei, opposti al valore storico e archeologico di questi luoghi.

Testo Walter Mariotti. Foto Claudio Morelli

Diario/ Pompei – Il difficile equilibrio fra passato e presente L’Uzbekistan si sta trasformando grazie a una volontà politica che pone la cultura come tramite verso la scena internazionale.

Testo Giulia Ricci. Foto courtesy ACDF. © Vyacheslav Pak  

Diario/ Aziende – Secco Sistemi: tailor-made per l’architettura Gli oltre70 anni di attività, le scelte e il percorso dell’azienda, raccontati da Antonio Poletto, direttore generale di Secco Sistemi.

Testo Cecilia Fabiani  

Diario/ Milano Design Week 2023 – Il nuovo DNA del Salone del Mobile di Milano Maria Porro, da due anni presidente del Salone del Mobile di Milano, racconta a Domus la sua rivoluzione, che riporta il focus del più importante evento di design del mondo su contenuti e qualità.

Testo Walter Mariotti. Illustrazione Felix Petruška

Copertina di Domus 1078 David H. Sin per Architectonics of Music Studio, GSAPP, Columbia University, primavera 2008

Il numero di aprile di Domus si concentra sulla sintesi delle arti attraverso il pensiero sticastico. Holl, nel suo Editoriale, spiega come l’astrazione sia un elemento creativo fondamentale nel processo progettuale. “Il comportamento stocastico è antideterministico. Ci rende finalmente liberi dalle teorie dogmatiche del razionalismo, del postmodernismo, della decostruzione e del parametrismo. Diventiamo curiosi, ricerchiamo un punto di partenza. Immaginiamo un’idea che guidi il progetto”

Partendo dalla sezione dedicata al Pensiero stocastico, Yehuda Emmanuel Safran ragiona sulla leggera linea di distinzione tra oscillazioni e casualità. Le leggi della probabilità sono sempre al lavoro nel mondo dell’arte e dell’architettura, con l’incertezza che caratterizza ogni arte o scienza. Continua Steven Holl descrivendo l’opera di Vincent Fecteau. Come avviene per le manifestazioni fisiche del pensiero stocastico, l’artista statunitense dà forma all’intuizione per creare le sue sculture, architetture su piccola scala di ombra e luce. A seguire Thom Mayne scrive sulla complessità, differenziazione e reciprocità di elementi eterogenei e ambigui sono al centro dell’attività di Morphosis, base di un processo creativo che vuole tradurre la cacofonia dell’esperienza umana. Alessandro Benetti racconta la Villa Mâche disegnata da Iannis Xenakis, dove con un doppio registro di familiarità e straniamento, l’architettura è l’emblema delle ibridazioni tra i linguaggi delle diverse discipline dell’architetto-ingegnere-musicista. A chiudere la sezione, per José Aragüez la teoria del caos è il campo di studi fondamentale per definire la sfera della mediazione dei linguaggi in modo da integrarla nelle recenti filosofie dell’ordine.

Continuando con il tema Confini sfumati, Holl intervista gli architetti Höweler + Yoon coinvolti nella progettazione del Moongate Bridge a Shanghai. Ispirato al giardino cinese tradizionale, il ponte incarna la propensione dello studio alla creazione di relazioni fra discipline diverse. Alberto Campo Baeza ribadisce, illustrando con i suoi disegni, la centralità della luce nella definizione degli spazi. Lebbeus Woods ci parla dell’opera di Lauretta Vinciarelli, la quale attraverso le tecniche pittoriche rivela una simmetria fra la vita e l’opera dell’artista e architetta: non si può modificare, ma solo proseguire. Nifemi Marcus-Bello dialoga con il Guest Editor del continuo scambio tra design e architettura. Con uno scritto del 2013, ricordiamo Zaha Hadid, la quale rifletteva sulla proiezione assonometrica, strumento di progetto fondamentale per guardare l’edificio in molti modi. A seguire Bryan Cantley racconta il disegno come strumento speculativo, mentre per Perry Kulper rappresenta invece un aspetto cruciale dello sviluppo immaginativo dello spazio. Stan Allen scrive delle architetture di John Hejduk. I volumi pittorici dell’architetto americano ospitano le funzioni dell’abitazione, ma fungono anche da soglia: membrana tra passato e futuro, tra corpo e mente.

Per la sezione Intrecci, Eric Owen Moss discute con Steven Holl dell’ultimo degli interventi dello studio a Hayden Tract, nella parte ovest di Los Angeles: una torre che esprime la sua logica attraverso la struttura. Fulvio Irace scrive dell’iconica architettura di Giovanni Michelucci. La composizione organica della chiesa, che commemora le vittime dei lavori dell’A1, è metaforica della necessità di preservare un senso di solidarietà di fronte all’arrivo della modernità. A seguire il lavoro della coreografa americana Jessica Lang, che ha per materia il corpo e la scenografia, celebra l’intreccio delle arti attraverso l’esplorazione spaziale. A chiudere la sezione Steven Holl e Eric Keune scrivono del Cesar Chavez Student Center progettato da Paffard Keatinge-Clay. Il centro, situato nel cuore del campus universitario, è una composizione radicale e dinamica che testimonia il potere dell’arte architettonica. In chiusura il Guest Editor racconta la copertina del numero, con un disegno ispirato a György Ligeti, un compositore moderno seminale e influente.

Copertina di Domus 1078

Il Diario di questo mese, con le consuete pagine dedicate all’attualità, è aperto dalla sezione Viaggo in Italia, dove il Direttore Editoriale Walter Mariotti racconta un’altra tappa del viaggio lungo la penisola che durerà tutto l’anno. Questa volta ci fermiamo a Pompei. Consumo del territorio, iperdensità demografica e deindustrializzazione toccano vertici europei, opposti al valore storico e archeologico di questi luoghi. A seguire Giulia Ricci visita l’Uzbekistan, paese che si sta trasformando grazie a una volontà politica che pone la cultura come tramite verso la scena internazionale. Cecilia Fabiani racconta l’avventura di Secco Sistemi. Gli oltre 70 anni di attività, le scelte e il percorso dell’azienda, raccontati da Antonio Poletto, direttore generale di Secco Sistemi. Infine questo mese dedichiamo le pagine finali alla Milano Design Week 2023. A pochi giorni dalla sua inaugurazione, che dal 16 al 23 aprile animerà la Fiera e il Fuorisalone, anticipiamo 30 progetti (+ 1): un percorso virtuale in attesa di sperimentare dal vivo le centinaia di eventi che trasformeranno la città. Maria Porro, presidente del Salone, racconta invece quali novità ci aspettano in Fiera.

Editoriale/ Il pensiero stocastico – Sintesi delle arti Testo Steven Holl. Illustrazione IX drawing for Pitoprakta, 1955-1956 © Famille Xenakis  

Il comportamento stocastico è antideterministico. Ci rende finalmente liberi dalle teorie dogmatiche del razionalismo, del postmodernismo, della decostruzione e del parametrismo. Diventiamo curiosi, ricerchiamo un punto di partenza. Immaginiamo un’idea che guidi il progetto.

Il pensiero stocastico/ Oscillazioni stocastiche o casualità? Testo Yehuda Emmanuel Safran . Foto © Lebbeus Woods and Alexis Rochas. Photo © Philippe Ruault  

Mai ignorare le possibilità offerte dal caso. Le leggi della probabilità sono sempre al lavoro nel mondo dell’arte e dell’architettura, con l’incertezza che caratterizza ogni arte o scienza.

Il pensiero stocastico/ Vincent Fecteau – Lo spirito dell’architettura Testo Steven Holl. Foto © Vincent Fecteau / courtesy of Matthew Marks Gallery

Come avviene per le manifestazioni fisiche del pensiero stocastico, l’artista statunitense dà forma all’intuizione per creare le sue sculture, architetture su piccola scala di ombra e luce.

Il pensiero stocastico/ Strane reti Testo Thom Mayne. Foto © Jasmine Park  

Complessità, differenziazione e reciprocità di elementi eterogenei e ambigui sono al centro dell’attività di Morphosis, base di un processo creativo che vuole tradurre la cacofonia dell’esperienza umana.

Il pensiero stocastico/ Iannis Xenakis – Villa Mâche, Amorgos Testo Alessandro Benetti  

Giocata sul doppio registro di familiarità e straniamento, la villa greca è l’emblema delle ibridazioni tra i linguaggi delle diverse discipline dell’architetto-ingegnere-musicista.

Il pensiero stocastico/ Il divenire dell’architettura Testo José Aragüez. Foto © Courtesy of the artist e/and Galleria Continua  

La teoria del caos è il campo di studi fondamentale per definire la sfera della mediazione dei linguaggi in modo da integrarla nelle recenti filosofie dell’ordine.

Confini sfumati/ Höweler + Yoon – Moongate Bridge, Shanghai, Cina Testo Steven Holl. Foto Wu Tao, Shrimp Studio

Ispirato al giardino cinese tradizionale, il ponte incarna la propensione dello studio alla creazione di relazioni fra discipline diverse

Confini sfumati/ Sulla precisione nell’uso della luce in architettura Testo Alberto Campo Baeza. Illustrazione Alberto Campo Baeza

Attraverso una comparazione fra architettura e musica, il progettista spagnolo ribadisce la centralità della luce nella definizione degli spazi.

Confini sfumati/ Lauretta Vinciarelli – Un’architettura di allusioni e suggestioni Testo Lebbeus Woods. Foto © Peter Rowe. Estate of Lauretta Vinciarelli  

Le tecniche pittoriche rivelano una simmetria fra la vita e l’opera dell’artista e architetta: non si può modificare, ma solo proseguire.

Confini sfumati/ Nifemi Marcus-Bello – Il design come contaminazione Testo Steven Holl

L’arte e l’architettura sono parte integrante dei processi progettuali del designer nigeriano. Nel suo lavoro, è il disegno a raccordare le discipline.

Disegno come pensiero/ L’idea di rappresentazione Testo Zaha Hadid. Illustrazione Zaha Hadid

Nel 2013 l’architetta irachena rifletteva sulla proiezione assonometrica, strumento di progetto fondamentale per guardare l’edificio in molti modi.

Disegno come pensiero/ Il disegno è un esperimento Testo Steven Holl- Illustrazione © Bryan Cantley

Per l’artista americano, il disegno è uno strumento speculativo. È una chiamata che stimola una risposta attiva, ma che, finché non è sulla pagina, risiede nel regno del pensiero.

Disegno come pensiero/ Una pratica generosa Testo Steven Holl. Illustrazione © Perry Kulper

L’architetto californiano sostiene che il disegno è un aspetto cruciale dello sviluppo immaginativo dello spazio. Contiene molte forme di pensiero: certezze, intuizioni e puri e semplici salti nel buio.

Disegno come pensiero/ John Hejduk – L’architettura come natura morta Testo Stan Allen. Foto CCA, John Hejduk fonds. © CCA  

I volumi pittorici dell’architetto americano ospitano le funzioni dell’abitazione, ma fungono anche da soglia: membrana tra passato e futuro, tra corpo e mente.

Intrecci/ Eric Owen Moss Architects – (W)rapper, Los Angeles, California, USA Testo Steven Holl. Foto Tom Bonner

L’ultimo degli interventi dello studio a Hayden Tract, nella parte ovest di Los Angeles, è una torre che esprime la sua logica attraverso la struttura.

Intrecci/ Giovanni Michelucci – Sull’autostrada Testo Fulvio Irace. Foto Archivio Fondazione Giovanni Michelucci

La composizione organica della chiesa, che commemora le vittime dei lavori dell’A1, è metaforica della necessità di preservare un senso di solidarietà di fronte all'arrivo della modernità.

Intrecci/ Jessica Lang – Danzare con l’architettura Testo Steven Holl. Foto ourtesy Jessica Lang Dance  

Il lavoro della coreografa americana, che ha per materia il corpo e la scenografia, celebra l’intreccio delle arti attraverso l’esplorazione spaziale.

Intrecci/ Paffard Keatinge-Clay – Cesar Chavez Student Center, San Francisco State University, California, USA Testo Steven Holl, Eric Keune. Foto © San Francisco State University Office of Public Affairs Archive, courtesy of the University Archives  

Il centro, situato nel cuore del campus universitario, è una composizione radicale e dinamica che testimonia il potere dell’arte architettonica.

Rubriche/ Book reviews – Nuovi modi di guardare al passato Testo Steven Holl, Stan Allen e Caroline Nelson  

Rubriche/ Gatto Nero – Cinque domande, nessuna risposta Testo Steven Holl. Illustrazione Steven Holl

Rubriche/ Poesia – L’acquerello di un architetto Testo Arthur Sze. Illustrazione Zaha Hadid, The Peak: Blue Slabs, 1983 © Zaha Hadid Foundation  

Rubriche/ Cover Story – Il pensiero stocastico. Sintesi delle arti Testo Steven Holl. Illustrazione Chih Yang  

Diario/ Viaggio in Italia – Quando Cristo si fermò a Caserta e Pompei Testo Walter Mariotti. Foto Claudio Morelli

Consumo del territorio, iperdensità demografica e deindustrializzazione toccano vertici europei, opposti al valore storico e archeologico di questi luoghi.

Diario/ Pompei – Il difficile equilibrio fra passato e presente Testo Giulia Ricci. Foto courtesy ACDF. © Vyacheslav Pak  

L’Uzbekistan si sta trasformando grazie a una volontà politica che pone la cultura come tramite verso la scena internazionale.

Diario/ Aziende – Secco Sistemi: tailor-made per l’architettura Testo Cecilia Fabiani  

Gli oltre70 anni di attività, le scelte e il percorso dell’azienda, raccontati da Antonio Poletto, direttore generale di Secco Sistemi.

Diario/ Milano Design Week 2023 – Il nuovo DNA del Salone del Mobile di Milano Testo Walter Mariotti. Illustrazione Felix Petruška

Maria Porro, da due anni presidente del Salone del Mobile di Milano, racconta a Domus la sua rivoluzione, che riporta il focus del più importante evento di design del mondo su contenuti e qualità.

Copertina di Domus 1078

David H. Sin per Architectonics of Music Studio, GSAPP, Columbia University, primavera 2008