Nei prossimi mesi, la piattaforma Shutterstock inizierà a vendere immagini create con il generatore di immagini Dall•E, sviluppato da OpenAI.
Insieme a concorrenti come Stable Diffusion o Midjourney, l’intelligenza artificiale di Dall•E è in costante miglioramento e già oggi è in grado di creare immagini fotorealistiche e dettagliate che possono facilmente passare per immagini di stock generiche, anche se un po’ più stravaganti del solito.
La decisione di Shutterstock è un’interessante presa di posizione sull’annosa questione del rapporto tra creatività e intelligenza artificiale. Di fatto uno dei maggiori attori del mercato della fotografia commerciale ha definitivamente ammesso che resistere all’avanzamento di questi sistemi è inutile.
“I mezzi per esprimere la creatività sono in continua evoluzione ed espansione”, ha dichiarato Paul Hennessy, CEO di Shutterstock, in un comunicato stampa. “Riconosciamo che è nostra grande responsabilità abbracciare questa evoluzione e garantire che la tecnologia generativa che guida l'innovazione sia fondata su pratiche etiche”.
Tra queste pratiche etiche c'è un nuovo “Contributor Fund” per rimborsare i professionisti creativi le cui immagini sono state utilizzate per addestrare i modelli di intelligenza artificiale.
In passato, Shutterstock è stata infatti criticata per aver venduto immagini e metadati a OpenAI proprio per l’addestramento del modello computazionale di Dall•E.
Con la vendita di immagini generate dall’IA, ora Shutterstock chiude il cerchio, iniziando a trarre profitto dal modello computazionale che ha contribuito a ottimizzare.
Tutte le immagini di questo articolo sono state generate utilizzando Dall•E. I prompt utilizzati per generarle si possono leggere nella didascalia di ciascuna immagine.