Costruita a fianco di un cimitero nel sud dell’isola di São Miguel, alle Azzorre, la “Cappella della luce perpetua” è stata commissionata dal consiglio comunale come gesto urbano e sociale significativo, quasi vent’anni fa. La realizzazione del progetto – definita dal fondatore dello studio, Bernardo Rodrigues, “lenta ma certa” – è stata in parte influenzata dalla sua stessa esperienza della perdita, causata dalla morte del suo figlio all’inizio del progetto.
L’idea per la forma dell’edificio è nata dopo la visita alla Tomba Brion di Carlo Scarpa, che presenta un altare illuminato da una piramide lignea capovolta. La sua forma insolita – ottenuta con una struttura in cemento e acciaio – doveva assomigliare a un fiore proteso in avanti verso il sole o inchinato verso il villaggio e l’oceano.
L’interno è stato concepito per essere uno “strumento di misurazione del tempo”: le pareti argentate infatti sono illuminate naturalmente da un lucernario lungo sei metri e da una finestrella accanto all’altare. Mentre la maggior parte dell’edificio è rivestita in marmo verde del Guatemala, alcuni elementi sono stati lasciati a vista esternamente e internamente. Lo spazio principale funge da stanza di raccoglimento intorno all’altare, con una stanza per il sacerdote e un bagno sottostante. I pavimenti e gli arredi – tra cui sei sedie e una panca in legno di Afzelia progettata su misura – invece sono in legno.