Domus 1060 si apre con l’editoriale del guest editor Tadao Ando, in cui presenta il tema del numero di settembre: costruzioni evolutive. Ando include alcuni esempi di architettura in continua evoluzione, tra cui La Sagrada Familia e il Lousiana Museum of Modern Art in Danimarca. Opere che, come molte altre, si tramutano nel tempo e nello spazio come delle “creature animate”.
Il saggio di Ryuji Fujimura elabora, attraverso esempi concreti, un processo di progettazione differente, lineare, per “sviluppare una nuova creatività più aperta e accessibile”.
Il secondo saggio di questo numero è scritto da Virgil Abloh e si intitola “La percentuale della creatività” – ovvero come il 3% sia la percentuale da lui teorizzata per dare vita ad un progetto, un’idea, un cambiamento.
Nella sezione Architettura esploriamo sette progetti in due città: Oslo e Los Angeles. Questi progetti, pur ben distanti e differenti tra di loro, si sviluppano con un comune denominatore: l’attenzione allo spazio circostante e alla sua storia intrinseca.
La sezione Arte analizza il lavoro degli artisti Urs Fischer e Kurt Schwitters che, lavorando con materiali deperibili, destrutturano il carattere d’immortalità dell’arte, mostrando il passare del tempo e la connessione intrinseca tra arte e natura.
Nella sezione Design, Jesper Morrison racconta la storia dell’iconica sedia Iso-Lounge progettata da lui stesso per Isokon Plus. Un progetto in continua evoluzione, nato dal concetto della sedia a sbalzo, ampiamente utilizzato nella storia del design, da Breuer a Panton.
La rubrica Creatori pone la domanda “Che cosa è l’evoluzione?” a celebri artisti e progettisti: Manuel Aires Mateus, Paul Smith, Jean Nouvel, Es Devlin, Frida Escobedo, Virgil Abloh, Sou Fujimoto, Dominique Perrault, Thom Mayne e John Pawson, i quali elaborano le loro idee tramite disegni, fotografie e parole.
La sezione Attorno al progetto esplora la storia di due famosi progetti: il Guggenheim museum di New York e il Grande Museo Egizio di Giza. Infine una visita allo studio O-Office Architects in Cina, rinomato per il suo approccio di trasformazione e reinterpretazione di edifici storici nel rispetto della tradizione e del carattere del territorio.
Il numero si chiude con le parole di Tadao Ando sul dialogo tra natura e architettura.
Nel Diario di questo mese:Tavola Rotonda con Driss Kettani (Driss Kettani Architecte), Yves Moreau (Studio Muoto), Anna Heringer (Studio Anna Heringer) e Karim Nader (Karim Nader Studio) a cui poniamo la domanda “Come creare senso di appartenenza alla comunità e integrazione al contesto progettando una scuola?” a cui i quattro architetti rispondono attraverso un dibattito che rivela approcci e attitudini differenti.
Per la rubrica Casa come me entriamo nella casa-atelier di Pedro Cabrita Reis, artista portoghese e appassionato di musica jazz. Seguono pagine dedicate alla moda, agli spazi pubblici, alla stampa 3D e all’architettura per i più piccoli. E anche: design, prodotti, aziende e nuovi (e vecchi) talenti nel mondo della progettazione. Il Diario si chiude con un testo del direttore editoriale di Domus Walter Mariotti sull’ultima installazione del land artist Doug Aitken “Green Lens”, commissionata da Anthony Vaccarello per la sfilata SS 2022 di Saint Laurent.