Tra i progetti finalisti per la curatela del Padiglione Italia nella prossima Biennale Architettura di Venezia, è stato scelto il progetto “Terræ Aquæ. L’Italia e l’intelligenza del mare” di Guendalina Salimei. architetto e professore alla Sapienza Università di Roma, Salimei ha fondato T-Studio, concentrandosi sul rapporto tra la pratica del progetto etico la ricerca sperimentale. I dettagli del progetto non si conoscono ancora, ma per Salimei questa è “un’importante opportunità per mettere al centro delle riflessioni architettoniche, tecniche e culturali il rapporto del nostro territorio con il mare: il Mediterraneo allargato ai vicini oceani. La centralità di questo rapporto strutturale che incide sull’identità e sull’equilibrio ambientale del Paese è stata a lungo trascurata.” In linea con il tema della 19esima edizione curata da Carlo Ratti, che propone un focus sull’intelligenza naturale, artificiale e collettiva, il progetto di Salimei mira a un punto di vista diverso rispetto a quello a cui siamo abituati: non guardare il mare dalla terra, ma viceversa. “Guardare l’Italia dal mare implica un cambiamento di prospettiva, impone la necessità di ripensare il progetto del confine tra terra e acqua come sistema integrato di architetture, infrastrutture e paesaggio” sostiene l’architetto. Il padiglione Italia sarà visitabile dal 10 maggio al 23 novembre 2025.
Guendalina Salimei sarà la curatrice del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2025
Con il progetto “Terræ Aquæ. L’Italia e l’intelligenza del mare”, Salimei si aggiudica la curatela del Padiglione Italia per la19esima edizione della Biennale di Architettura di Venezia.
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- La redazione di Domus
- 23 ottobre 2024