Le “mani” di Saype sono arrivate alle piramidi di Giza

Lo street artist franco-svizzero continua a girare il mondo con Beyomd Walls, le sue monumentali opere di land art effimera realizzate con pigmenti biodegradabili a basso impatto ambientale.

“Beyond Wall”, il progetto itinerante ideato dallo street artisti Saype (nome d’arte di Guillaume Legros), è arrivato alla ventesima tappa. A fare da sfondo alle sue ultime mani intrecciate, simbolo della capacità umana di trascendere confini mentali e geografici, 900 metri quadrati di terreno sabbioso della Necropoli di Giza, proclamata patrimonio Unesco nel 1979 e ora connessa idealmente al resto del mondo tramite questa “catena umana” di dimensioni planetarie. 

Courtesy Saype

La scelta di questo sito storico è particolarmente significativa e in linea con il suo impegno per un’arte sostenibile che rispetti il paesaggio senza lasciare tracce permanenti, giustapponendo l’eterna presenza delle piramidi alla transitorietà della vita umana e della sua opera. “Beyond Walls rappresenta un collegamento tra passato e presente, unendo le civiltà attraverso il tempo e lo spazio. È un omaggio al patrimonio dell’umanità e un promemoria della nostra responsabilità condivisa per il futuro”. 

Immagine di apertura: Saype’s Beyond Project: Bringing Art to the Great Pyramids of Giza. Image Copyright Saype

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