L’enorme murale di Maradona sta per essere abbattuto: non c’è davvero alternativa?

In partenza la demolizione per rigenerare l’area di San Giovanni a Teduccio, il “Bronx” di Napoli, ma la perdita dei murales di Jorit genera dispiacere e preoccupazione.

Come tanti altri progetti simili, i caseggiati di edilizia popolare di via Taverna del Ferro nel quartiere partenopeo di San Giovanni a Teduccio, nella periferia est della città, dovevano essere una soluzione temporanea per accogliere gli sfollati del terremoto del 1980, ma poi furono dimenticati insieme ai loro abitanti.

A più di quarant’anni di distanza – e di lotte – sono finalmente iniziati i lavori di riqualificazione del complesso. Le demolizioni, che inizieranno il 2 febbraio, minacciano però i murales realizzati tra il 2017 e il 2018 dallo street artist napoletano Jorit (Ciro Cerullo) e diventati ormai famosi in tutto il mondo – tra cui quello di Maradona, rappresentato come “Dios umano” e affiancato dal volto di un ragazzo autistico, Niccolò – che inizialmente sembrava potessero essere salvati.

I primi abbattimenti riguarderanno 84 garage. In quest’area, al posto dei due palazzoni conosciuti come il “Bronx” per il loro stato di degrado e fatiscenza, sorgeranno i primi nuovi edifici. È questo il primo passo del maxiprogetto di riqualificazione da 106 milioni che il Comune di Napoli realizzerà grazie ai finanziamenti del Pnrr e del Pon Metro Plus 21-27, e che dovrebbe essere terminato entro il 2026. Il progetto prevede la rifunzionalizzazione degli spazi in chiave ecosostenibile, con aree condominiali comuni, dalla lavanderia alle ludoteche, la realizzazione di nuovi alloggi, parcheggi, piste ciclabili, spazi sportivi e un parco pubblico, con orti e frutteti.

Ribadendo che “la cosa importante è che le persone abbiano case confortevoli in cui vivere” e che i murales servivano proprio a portare l’attenzione pubblica sul “Bronx”, l’artista, così come molti cittadini, ha provato ad avanzare l’ipotesi di preservare almeno il murale dedicato a Maradona – come era stato inizialmente assicurato. Certo, magari si potrebbero realizzare quattro nuove opere, ma è ancora tutto da vedere.

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