Per la stagione primavera/estate 2019 Prada ha chiesto a tre donne architetto (il dibattito sulla parola “architetta” è sempre in atto) di reinterpretare il suo iconico nylon per tre modelli di borse. Cini Boeri, Elizabeth Diller e Kazuyo Sejima hanno disegnato pezzi nuovi e unici ispirati alle caratteristiche intrinseche del tessuto e alla sua posizione all’interno del patrimonio del marchio. I prodotti realizzati e presentati durante la Milano Fashion Week 2018 fanno parte di ‘Prada Invites’,un progetto che unisce alla moda i protagonisti di diverse discipline afferenti.
Milano Fashion Week 2018: la borsa di Kazuyo Sejima per Prada
L’architettura e la moda si intersecano in “Prada invites” che alla seconda edizione ha chiesto a Cini Boeri, Elizabeth Diller e Kazuyo Sejima di reinterpretare il suo nylon.
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- Olga Mascolo
- 21 settembre 2018
’Prada Invites’ è un progetto che cerca l’imprevisto nell’unione tra moda e architettura, settori che sono da un lato profondamente differenti, dall’altro affini. La moda corre, l’architettura cammina, ma entrambe si confrontano con la funzionalità nella vita del mondo. In questo caso il lavoro delle tre designer diventa anche una riproposizione di “genere”: oltre alla professione, i tre architetti sono accomunate dalla loro esperienza in quanto donne.
Così descrive Prada l’esito: “Le loro creazioni sono profondamente diverse, ma l’elemento catalizzatore resta lo stesso e pervade tutto il loro lavoro”. Le borse sono pensate come accessorio femminile. “Il risultato diventa un dialogo ideologico che si esprime attraverso la moda; personale, sincero, reale.”