Dopo l’importante retrospettiva dedicatagli lo scorso anno dal MAXXI di Roma, Yona Friedman è nuovamente in mostra, questa volta presso il castello di Rochechouart, in Francia. Intitolata “Yona Friedman: Les villes imaginées”, attraverso installazioni, disegni e video immersi nel contesto medievale del museo, l’esposizione ripercorre 60 anni di attività e riflessioni del grande teorico e architetto ungherese.
Yona Friedman in mostra presso il castello di Rochechouart
Il centro espositivo francese accoglie una personale dell’architetto e teorico ungherese.
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- Laura Drouet & Olivier Lacrouts
- 16 aprile 2018
- Castello di Rochechouart, Francia
Partigiano di un’idea di architettura senza architetti, Friedman è sempre stato guidato da una visione utopica della società, come espresso nelle sue numerose pubblicazioni, tra cui “Mobile Architecture” del 1958. Simbolo del suo pensiero sulla pratica architettonica e sull'autodeterminazione degli utenti, l’opera “Space Chain” – una struttura leggera improvvisata fatta di cerchi di alluminio – è posizionata nel cortile d’ingresso del castello. Qui i visitatori sono invitati a partecipare attivamente, aggiungendo nuovi elementi alla composizione. Una scelta curatoriale e scenografica che ben esemplifica l’interesse dell’architetto riguardo i metodi d’interazione tra il paesaggio urbano e gli abitanti.
Il percorso espositivo evidenzia anche l’altro aspetto fondamentale della produzione di Friedman, i suoi disegni. Sviluppati come mezzo di comunicazione per raggiungere un pubblico più vasto in contesti di scarsa alfabetizzazione, i manuali che pubblicò insieme all’UNESCO negli anni Settanta e Ottanta, usavano forme essenziali – piccoli cubi e figure stilizzate – per insegnare agli abitanti a costruire strutture mobili e flessibili o strumenti per raccogliere l’acqua piovana. Un vocabolario visivo che la mostra di Rochechouart abbraccia pienamente, con la realizzazione di un gigantesco fumetto che ricopre le pareti bianche del museo. Il personaggio principale di questa storia è un unicorno. Come sottolinea Sébastien Foucan, direttore di Rochechouart, “l’unicorno esprime la società ideale immaginata da Yona, che propone di mettere in pratica attraverso quelle che lui stesso definisce ‘semplici verità’.” Una società ideale dove “tutti sono accolti e dove uccidere per mangiare non è giustissimo”, come si legge su uno dei muri.
- Yona Friedman: Les villes imaginées
- 9 marzo – 17 giugno 2018
- Castello di Rochechouart, Place du Château, Rochechouart, Francia