Al centro della mostra al museo Nivola è la serie recente dei Pagliai, strutture dalla forma densa e compatta ottenuta tramite la sovrapposizione di elementi. De Lucchi ne spiega il significato: “Tagliare l’erba e raccogliere il fieno, nei covoni prima nei pagliai poi, è un’operazione ancestrale oramai in disuso che però conserva nella mentalità comune l’impellenza e la poesia di prepararsi al futuro, ai mesi freddi dell’inverno. L’oggetto pagliaio è forse la forma architettonica per eccellenza: pura, essenziale e unica. È uguale visto da tutti i lati, è un segno riconoscibile nel territorio, interviene con discrezione e bellezza sul paesaggio. Il pagliaio è un’immagine comune di positiva attenzione al pianeta.”
fino al 15 settembre 2017
Michele De Lucchi: Pagliai
a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Richard Ingersoll
allestimento di Alessandro Floris
Museo Nivola
via Gonare 2, Orani