Con la digitalizzazione la robotica è stata oggetto nell’ultimo decennio di una ridefinizione radicale. Oggi i robot non costruiscono solo vetture e lavatrici o non ci portano solo da un terminal aeroportuale ad un altro in treni senza conducenti, ma sono presenti nella nostra vita nelle forme più diverse – dagli elettrodomestici comunicanti, il cosiddetto Internet degli oggetti, agli algoritmi di apprendimento automatico nei programmi per computer, chiamati in breve bot. Se un tempo la robotica era dominio di ingegneri ed esperti informatici, oggi sono invece i designer ad influenzare in modo sempre più determinante il suo attuale boom. Sono infatti loro a decidere come e dove incontriamo i robot, quali relazioni creiamo e come interagiamo con loro – o loro con noi.
La mostra continua nello spazio esterno presentando il Elytra Filament Pavilion. Questo baldacchino, creato secondo principi bionici, è un esempio suggestivo del crescente influsso esercitato dalla robotica sull’architettura. I singoli moduli sono definiti da un algoritmo e poi prodotti con l’ausilio di un robot industriale. Il padiglione è stato realizzato da un gruppo dell’Università di Stoccarda di cui fa parte Achim Menges ed è stato già esposto al Victoria & Albert Museum di Londra.
La mostra è accompagnata da un vasto programma formato da dibattiti, presentazioni cinematografiche, performance e workshop che mirano ad illustrare il tema da diversi punti di vista. Il layout del catalogo è stato creato da un algoritmo in collaborazione con l’agenzia Double Standards di Berlino.
11 febbraio 2017 – 14 maggio 2017
Hello, Robot. Design between Human and Machine
Curatori: Amelie Klein, Erika Pinner (Vitra Design Museum) / Thomas Geisler, Marlies Wirth (MAK Wien) / Fredo de Smet (Design museum Gent)
Vitra Design Museum
Charles-Eames-Straße 2, Weil am Rhein