Architettura Invisibile

Una mostra a Roma unisce Metabolisti e Radicali che, seppur in contesti assai diversi, hanno seguito percorsi di ricerca paralleli, condividendo temi di indagine, strumenti e linguaggi.

L’iniziativa nasce in una fase di approfondimento del ruolo storico assunto, lungo un arco temporale che va tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, dalle avanguardie architettoniche giapponesi che si sono ritrovate nel movimento Metabolista e in quello delle avanguardie italiane raccolte sotto il nome di Architettura Radicale. Curata da Rita Elvira Adamo, la mostra mette in evidenza le affinità e le distanze tra le esperienze condotte dai due movimenti.

Studio Analogique, vista della mostra, Museo Carlo Bilotti, 2017
Studio Analogique, vista della mostra, Museo Carlo Bilotti, 2017
Studio Analogique, vista della mostra, Museo Carlo Bilotti, 2017
Studio Analogique, vista della mostra, Museo Carlo Bilotti, 2017
Studio Analogique, vista della mostra, Museo Carlo Bilotti, 2017
Studio Analogique, vista della mostra, Museo Carlo Bilotti, 2017
Studio Analogique, vista della mostra, Museo Carlo Bilotti, 2017
Studio Analogique, vista della mostra, Museo Carlo Bilotti, 2017
Studio Analogique, vista della mostra, Museo Carlo Bilotti, 2017
Studio Analogique, vista della mostra, Museo Carlo Bilotti, 2017
Studio Analogique, vista della mostra, Museo Carlo Bilotti, 2017

  Una molteplicità di autori di primissimo piano, che proprio a partire dalle loro pionieristiche sperimentazioni si sono a ermati come protagonisti della ricerca architettonica contemporanea, darà corpo a questo percorso espositivo: Arata Isozaki, Archizoom, Kenzo Tange, UFO e molti altri. 

In apertura: Arata Isozaki, Expo'70 Osaka, progetto per Festival Plaza, 1970. Misa Shin & Co. Sopra: Kisho Kurosawa, Capsule Summer House, assonometria della capsula in scala 1:20. Kisho Kurosawa Architects and Associates

Le loro opere, descritte anche tramite le pubblicazioni che hanno contribuito alla definizione delle reciproche influenze tra le ricerche condotte nei due Paesi, saranno introdotte da una ricognizione sulle condizioni culturali, artistiche, sociali, politiche che hanno contribuito all’emergere di questi fenomeni.

Archizoom, Teatri, 3 stampe, 1968. Collezione Drawing Matter

La parte conclusiva della mostra, simboleggiata dalla presenza di un grande elemento gonfiabile progettato dallo studio Analogique e che sarà allestito sulla terrazza del museo esclusivamente per la mostra, conterrà esperienze progettuali sviluppate negli ultimi anni in Giappone e in Italia e che, a vario titolo, interpretano, a cinquant’anni di distanza, gli stessi temi Ambiente, Tecnologia e Abitare elaborati delle avanguardie Metaboliste e Radicali.

Kenzo Tange e Arata Isozaki, Edificio per uffici, progetto per Tokyo, prospettiva della torre, 1960. Dipartimento di Ingegneria Urbana, Università of Tokyo


19 gennaio – 26 Marzo 2017
Architettura Invisibile
a cura di Rita Elvira Adamo
allestimento Studio Analogique
Museo Carlo Bilotti
Aranciera di Villa Borghese
viale Fiorello La Guardia, 6, Roma