Ad Haiti, su un sito che un tempo era una tendopoli per gli sfollati del terremoto, EVA – Emergent Vernacular Architecture – ha progettato uno spazio pubblico orientato alla comunità locale e consapevole del suo ruolo antropologico.
Anfiteatro ad Haiti
Emergent Vernacular Architecture ha disegnato una piazza ad Haiti per dar vita a un nuovo spazio pubblico dopo il terremoto che coinvolgesse la comunità per ridurre i disagi sociali.
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- 28 dicembre 2016
- Port-au-Prince
Il design è rivolto alla comunità per migliorare l’identità e le relazioni tra gli abitanti. Attraverso un approccio partecipativo questo spazio pubblico si propone di dare potere di trasformazione alla comunità per rafforzare un senso di appartenenza, identità e orgoglio. L’obiettivo era quello di creare un ambiente più sicuro e più pulito, che contribuisse a ridurre il crimine, la violenza e i comportamenti anti-sociali nella zona.
Il centro dell’area è caratterizzato da un anfiteatro a cielo aperto per accogliere le persone, arricchito con piante che proteggeranno dal sole, una volta cresciute. Le aree all’interno della piazza sono definite da anelli concentrici: da una parte sono presenti attrezzature sportive, dall’altra terrazze verdi e murales.
Nella parte più alta, una fila di palme nasconde i serbatoi di stoccaggio per la distribuzione dell’acqua. Il pozzo che li alimenta prende l’acqua a 100 metri sotto terra. Il Tapis Rouge è uno dei numerosi spazi pubblici a Carrefour-Feuilles, Haiti, costruito nell’ambito del programma LAMIKA, il cui acronimo sta per “Una vita migliore nel mio quartiere” in creolo haitiano. Il programma, finanziato dalla Croce Rossa americana e implementato da Global Communities ha lo scopo di costruire spazi multifunzionali che facilitano e promuovono la coesione sociale attraverso un approccio inclusivo.
Place Tapis Rouge, Port-au-Prince, Haiti
Tipologia: piazza pubblica
Architettura: EVA Studio, Emergent Vernacular Architecture
Team di progetto: Andrea Panizzo, Jeannie S. Lee, Gianluca Stefani, Anna Calogero, Etienne Pernot du Breuil, Edoardo Paoletti, Samuel Eliodor, Berrousse Exius, Faudia Pierre, Radim Tkadlec, Clément Davy
Artisti: Bault, Pascal Monnin, Le Centre d’art
Ingegneria: Sisul Consultant
Client: Global Communities
Donor: American Red Cross
Contractor: FICCAS, Arcod, Ginkgo Landscape
Area: 1,300 mq
Completamento: 2016