Havet er ikke troløst (Il mare non è infedele) è un lavoro site specific di Heier e Vaglieri. Tøyen, quartiere popolare e multietnico dove vivono i due artisti, è uno dei luoghi simbolo dell’incontro tra culture nella Oslo contemporanea. Nella biblioteca locale, molto frequentata, la grande letteratura incontra lettori provenienti da tutto il mondo, rappresentanti di tutte le religioni e tutte le classi economiche e sociali. La performance di Heier e Vaglieri è il prendere corpo di questi incontri, che parlano come un coro di voci allo stesso tempo diverse e unite.
Il mare non è infedele
La performance Havet er ikke troløst commissionata dalla Kunsthall Oslo, scritta e diretta da Marianne Heier con Marco Vaglieri, mette in scena la migrazione nel vissuto dei due artisti.
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- 17 novembre 2016
- Oslo
Heier e Vaglieri costruiscono il lavoro intorno alla loro stessa esperienza. Non si riconoscono nelle nozioni semplificate usate per descrivere l’esperienza della migrazione, e cercano un linguaggio più articolato per comunicarla. Havet er ikke troløst mette a nudo i meccanismi coi quali la politica di integrazione finisce per produrre distanze incolmabili e frizioni esplosive nel corpo della società.
Serpente e Ghepardo si incontrano su una spiaggia dopo aver attraversato l’oceano. ll dialogo che ne segue da vita a due posizioni contrastanti rispetto all’esperienza della migrazione. Serpente è riflessivo, solidale e profondamente legato alle sue radici, mentre Ghepardo, pronto a lasciarsi il passato alle spalle, rappresenta ambizione, velocità e orientamento. Il pezzo esplora la tensione tra le due figure in un gioco di equilibri e conflitti con sullo sfondo la situazione di migrazione nel mondo oggi. Havet er ikke troløst sposta l’attenzione dalle semplici nozioni di ’noi’ verso ’loro’, di ’centro’ verso ’periferia’ restituendo voce a chi è veicolo di questa esperienza. Il testo, profondamente antigerarchico nel suo intento, è un collage che da la stessa dignità a frammenti scelti tra grandi capolavori della letteratura mondiale e testimonianze dirette di migranti in vari stadi del loro viaggio.
Havet er ikke troløst
Testo, regia e allestimento: Marianne Heier
Co-regia e allestimento: Marco Vaglieri
A cura di: Elisabeth Byre/ Kunsthall Oslo
Attori: Evelyn Rasmussen Osazuwa, Kevin Mgubua, Irma Heier Vaglieri
Luci: Tobias Leira
Musica: Per Platou
Suono: Erlend Hogstad
Commissionato da: Kunsthall Oslo, è parte del programma esteso di Oslo Architecture Triennale