Riunendo i 500 dipendenti che in precedenza lavoravano all’interno di edifici sparsi per la città, il porto è costituito da 12 km di banchine, che ospitano ogni anno 15.000 navi mercantili e 60.000 chiatte da fiume. Anversa gestisce il 26% del trasporto di container in Europa, con più di 200 milioni di tonnellate di merci, le cui navi hanno base nel porto. Il sito coinvolge più di 60.000 lavoratori, tra cui 8.000 addetti portuali: indirettamente, il porto di Anversa garantisce circa 150.000 posti di lavoro e i suoi obiettivi di crescita si estendono in un arco di tempo di 100 anni.
Insieme all’agenzia di consulenza Origin, specializzata nel restauro e nella ristrutturazione di monumenti storici, ZHA ha studiato a fondo la storia e il patrimonio del sito per dar vita a un progetto che sottolinea in primo luogo l’asse nord-sud parallela al Kattendijkdok, il canale che collega il centro della città al porto.
In secondo luogo, grazie alla sua posizione centrale circondata dall’acqua, i quattro prospetti dell’edificio hanno pari importanza, per cui non esiste una facciata principale. L’estensione di ZHA è stata sviluppata in altezza per non nascondere gli edifici esistenti.
Port House, Anversa, Belgio
Tipologia: ristrutturazione e ampliamento di un’area portuale
Architetti: Zaha Hadid Architects (ZHA)
Team di progetto: Zaha Hadid, Patrik Schumacher, Joris Pauwels, Jinmi Lee, Florian Goscheff, Monica Noguero, Kristof Crolla, Naomi Fritz, Sandra Riess, Muriel Boselli, Susanne Lettau
Progetto esecutivo: Bureau Bouwtechniek
Ingegneria strutturale: Studieburo Mouton Bvba
Ingegneria dei servizi: Ingenium Nv
Acustica: Daidalos Peutz
Superficie totale: 12.800 mq
Superficie aggiunta: 6.200 mq
Area: 16.400 mq
Altezza totale: 46 m
Completamento: 2016