Con il suo lavoro – fatto di sculture, disegni, testi e performance – Ethan Hayes-Chute esplora gli autosufficienza e autonomia come modelli di vita alternativi. Costruisce piccole cabine funzionali e parti di interni utilizzando solo materiali di recupero; le strutture fanno riferimento a paesaggi marginali, vite fuori dagli schemi, ecologismo e rifiuti. Le sue opere hanno un approccio DIY all’architettura e alla tecnologia, indagando processi di lavoro, produzione e ridistribuzione.
Ethan Hayes-Chute
Con una nuova mostra al LIST – fatta di sculture, disegni, testi e performance – Ethan Hayes-Chute esplora autosufficienza e autonomia come modelli di vita alternativi.
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- 19 luglio 2016
- Cambridge
Per la mostra al List presenta una nuova installazione architettonica concepita per la Bakalar Gallery che comprende vecchi computer Epson HX-20 Notebook, assemblaggi di piccoli oggetti trovati e restaurati, una selezione di video dal suo progetto collaborativo Conglomerate.tv, una televisione per artisti situata a Berlino.
The New Domestic Woodshop (2016) è il primo contributo di Hayes-Chute al canale in cui annuncia di esaudire “le tue fantasie domestiche”, con aneddoti sulla cultura DIY e tutorials visibili su Youtube. Ad esempio l’artista spiega come costruire un forno per la pizza da due piastre, riflettendo inoltre sul suo processo di lavoro in studio.
Hayes-Chute ha iniziato riproponendo computer HX-20 nella sua mostra del 2012 “Portable Practicality, Practical Portablility”. L’artista ha riprogrammato macchine quasi obsolete, dispositivi elettronici ampiamente utilizzati e disponibili nei primi anni Ottanta. Li usa per altre applicazioni pratiche come etichettare un assurda linea di balsami, unguenti, tinture e creme. L’etichettatura rudimentale da un aspetto retro-futurista alla linea di “prodotti” dell’artista.
fino al 16 ottobre 2016
List Projects: Ethan Hayes-Chute
a cura di Henriette Huldisch
MIT List Visual Arts Center
Bakalar Gallery
Cambridge, Massachusets