Ethan Hayes-Chute

Con una nuova mostra al LIST – fatta di sculture, disegni, testi e performance – Ethan Hayes-Chute esplora autosufficienza e autonomia come modelli di vita alternativi.

Con il suo lavoro – fatto di sculture, disegni, testi e performance – Ethan Hayes-Chute esplora gli autosufficienza e autonomia come modelli di vita alternativi. Costruisce piccole cabine funzionali e parti di interni utilizzando solo materiali di recupero; le strutture fanno riferimento a paesaggi marginali, vite fuori dagli schemi, ecologismo e rifiuti. Le sue opere hanno un approccio DIY all’architettura e alla tecnologia, indagando processi di lavoro, produzione e ridistribuzione.

Ethan Hayes-Chute, dalla serie, Structural Slabs, 2015 – in corso, legno, oggetti trovati, elettricità, 32 x 39 x 6 in. Courtesy l'artista, foto: John McCusker

Per la mostra al List presenta una nuova installazione architettonica concepita per la Bakalar Gallery che comprende vecchi computer Epson HX-20 Notebook, assemblaggi di piccoli oggetti trovati e restaurati, una selezione di video dal suo progetto collaborativo Conglomerate.tv, una televisione per artisti situata a Berlino.

A sinistra: Ethan Hayes-Chute, Programming Station (leggio), 2012, legno, Epson HX-20 notebook computer, software personalizzato, manuali di programmazione, rotoli di carta, materiali vari 41 x 16 x 11 in. Courtesy l'artista. A destra: Ethan Hayes-Chute, Contemporary Spice Rack, 2012, barattoli, bottiglie, contenitori vari, contenuto vario, puntine, stampe da Epson HX-20 23 x 15 x 3 in. Courtesy l'artista

The New Domestic Woodshop (2016) è il primo contributo di Hayes-Chute al canale in cui annuncia di esaudire “le tue fantasie domestiche”, con aneddoti sulla cultura DIY e tutorials visibili su Youtube. Ad esempio l’artista spiega come costruire un forno per la pizza da due piastre, riflettendo inoltre sul suo processo di lavoro in studio.

Ethan Hayes Chute, bottiglie e barattoli da Contemporary Spice Rack, 2012, barattoli, bottiglie, contenitori vari, contenuto vario, stampe da Epson HX-20, dimensioni variabili. Courtesy l'artista

Hayes-Chute ha iniziato riproponendo computer HX-20 nella sua mostra del 2012 “Portable Practicality, Practical Portablility”. L’artista ha riprogrammato macchine quasi obsolete, dispositivi elettronici ampiamente utilizzati e disponibili nei primi anni Ottanta. Li usa per altre applicazioni pratiche come etichettare un assurda linea di balsami, unguenti, tinture e creme. L’etichettatura rudimentale da un aspetto retro-futurista alla linea di “prodotti” dell’artista.

Ethan Hayes-Chute, Epson HX-20 stampe, prove e schizzi, dimensioni variabili. Courtesy l'artista


fino al 16 ottobre 2016
List Projects: Ethan Hayes-Chute
a cura di Henriette Huldisch
MIT List Visual Arts Center
Bakalar Gallery
Cambridge, Massachusets