Lo showroom di Kinnasand in corso Monforte ha ospitato, durante la Design Week 2016, un’installazione a metà tra architettura e design firmata Jo Nagasaka. L’architetto giapponese si è cimentato in un esperimento con Waver, il nuovo tessuto di Kinnasand ordito con fili di fibra ottica.
Boingboing per Kinnasand
Attraverso una serie di architetture effimere, Jo Nagasaka / Schemata reinterpreta il nuovo tessuto Waver di Kinnasand intrecciandolo con fili di fibra ottica. #MDW2016
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- 19 aprile 2016
- Milano
L’installazione era composta da 4 strutture architettoniche indipendenti, realizzate usando due soli materiali: il tessuto bianco Waver, parte all’ultima collezione ZOOM di Kinnasand, e la fibra ottica. Grazie alla loro trasparenza, elasticità e flessibilità, i fili di fibra ottica sono stati scelti per penetrare dentro al tessuto creando forme cilindriche. Osservando l’installazione da vicino, si notano la delicata struttura a maglia di rete e la speciale tecnica di orditura utilizzata per creare Waver.
Mentre le forme assorbono e rispondono alla forza esterna senza deformazione parziale, si crea un movimento leggero di rimbalzo, soprannominato appunto “boing boing”. Ogni struttura presenta volutamente densità differenti dovute a esigenze strutturali che danno origine a diversi tipi di movimento. Inoltre, l’installazione crea strati visivi multipli, enfatizzando la qualità traslucida del tessuto. “Desidero mantenere la bellezza dei tessuti il più intatta possibile. Come architetti, io e la mia squadra abbiamo a che fare raramente con materiali ‘morbidi’ nel nostro lavoro quotidiano”, spiega Jo Nagasaka – fondatore di Schemata Architects. “Dopo un’intensa fase di sperimentazione per creare le forme autoportanti e il movimento di rimbalzo ottimali, siamo soddisfatti del risultato finale.”
12–17 aprile 2016
Boingboing by Jo Nagasaka
Kinnasand
corso Monforte 15, Milano