Gli studenti hanno ragionato non su cosa proviamo noi quando usiamo un oggetto, ma viceversa su cosa sogna, sente, prova, vede… un oggetto quando viene usato.
I progetti si dividono in due famiglie: oggetti analogici che innescano un’interazione con uno schermo, come il metronomo che scandisce il ritmo di una partita di ping-pong o la pompa che gonfia un palloncino (filmato) fino a farlo scoppiare, il tostapane che innesca il lancio di oggetti sullo schermo, ogni volta un oggetto diverso, un ombrello, una tazza di caffè… O, ancora, un phon che con il calore scioglie gli oggetti filmati e riprodotti sullo schermo.
Gli studenti del secondo anno hanno invece ragionato sulla creazione di un’esperienza immersiva, secondo un principio di realtà virtuale che invita a entrare dentro l’oggetto immergendosi in un universo parallelo per osservare lo spazio con gli occhi dell’oggetto (è il caso della scopa) o per scoprire cosa vi succede all’interno (è il caso del tavolo o della teiera riempita con un “suono liquido”). Vi siete mai chiesti cosa vede una scopa quando passa sul pavimento? O cosa si nasconda dentro il piano di un tavolo? L’Ecal di Losanna vi invita a scoprirlo.
12–17 aprile 2016
When objects dream
Spazio Orso
Via Dell’Orso 16, Milano