Patricia Urquiola & Cassina

Per Urquiola diventare art director di Cassina è stato un ritorno a casa. Per il Fuorisalone ha trattato lo showroom come una galleria d'arte. #MDW2016

Per Patricia Urquiola diventare art director di Cassina è stato come tornare a casa. Per il Fuorisalone di quest’anno ha celebrato l’azienda con un’installazione nello showroom di via Durini, trattandolo come una galleria d’arte.

Patricia Urquiola allo showroom Cassina

All’interno si trovano pochi pezzi, non prodotti in serie, presentati come fossero pezzi unici. Questi sono messi insieme con stile e con spazio sufficiente per parlare per se stessi, con l’ironia necessaria. “Per me ‘design’ vuol dire ‘progettazione’; in altre parole significa dare un valore, fare la differenza. Qui descriviamo gli oggetti, li guardiamo e decidiamo quali ci interessano. Gli oggetti entrano poi nelle abitazioni, articolando il linguaggio della casa di Cassina”, spiega Urquiola.

Veduta dell'installazione allo showroom Cassina

I prodotti presentati includono anche riedizioni di un certo numero di classici facenti parte del programma C90, che celebra il 90° compleanno di Cassina e che sarà completato il prossimo anno. Tra quelli presentati, uno dei più importanti è sicuramente “Beam”. Questo è un divano modulare strutturato su una trave – da qui il nome – cui si aggiunge una serie di elementi diversi, ad esempio un tavolino e un sedile. La parte più interessante è, assieme alla trave portante, il meccanismo di regolazione dello schienale e del bracciolo, che lo rende più comodo per sedersi. Il meccanismo di regolazione fa chiaro riferimento alla Maralunga di Magistretti, dove il comfort è fornito da un movimento che non è evidenziato come una caratteristica tecnologica e il meccanismo è nascosto.

Veduta dell'installazione allo showroom Cassina

Sempre di Patricia Urquiola è Gender, una poltrona composta da due elementi: una ristruttura portante rigida dalla forma curvilinea e un cuscino, un elemento morbido di forma differente. L’unione di questi due elementi dà luogo alla sedia. Entrambi gli oggetti danno luogo a una visione dell’habitat contemporaneo come spazio che deve essere articolato secondo esigenze individuali. Gli spazi cambiano in base al comportamento e agli atteggiamenti di coloro che li abitano, possono evolversi rapidamente anche all’interno della stessa giornata.

Veduta dell'installazione allo showroom Cassina

Il secondo progetto presentato nella vetrina dello showroom di via Durini è di Konstantin Grcic: un paesaggio di “oggetti spaziali”, oggetti creati per spazi dalla pianificazione aperta, spazi flessibili e “liquidi”, con una identità incerta e mutevole. Schermi, elementi divisori, consolle, tavoli d’ingresso: elementi di arredo che si relazionano ai cambiamenti interni tipici della vita contemporanea.

Veduta dell'installazione allo showroom Cassina


12 – 17 Aprile
Cassina
via Durini 16, Milano