La selezione dei progetti del lavoro di Zaha Hadid da conto, anche nei progetti più “piccoli”, dell’estensione del suo lavoro e delle molteplici applicazioni delle sue ricerche.
– Sembra fuoriuscire dalla montagna il Messner Mountain Museum Corones, progettato da Zaha Hadid in Sud Tirolo con una serie di aggetti in cemento a strapiombo sulla valle.
– Dominion. Una serie di piani impilati verticalmente, sfalsati a ogni livello con elementi di collegamento curvi, configura un interno in cui un gioco di scale si sovrappone e diventa spettacolare grazie ai contrasti di bianco e nero e alla luce che penetra zenitalmente.
– Con la sua facciata in acciaio che riflette morbidamente la luce naturale e riecheggia il contesto, l’Investcorp Building amplia la biblioteca e l’archivio del Middle East Centre e collega gli edifici e gli alberi esistenti nel campus.
– Zaha Hadid ha disegnato il bracciale in oro Silene in collaborazione con House of Aziz & Walid Mouzannar, una storica gioielleria libanese.
– La ‘chiocciola’ minimalista creata da Zaha Hadid per Così fan tutte di Mozart, eseguita dalla Filarmonica di Los Angeles, non prevarica sugli attori vestiti da Hussein Chalayan: resta una piattaforma statica, se pur significativa, delle lotte di potere dei personaggi.
– Progettata per Me by Meli Meliã, Crest è una scultura che mette alla prova le nuove tecnologie progettuali e costruttive applicandole a un materiale di spessore minimo.
– L’Issam Fares Institute for Public Policy and International Affairs, all’American University of Beirut, è una struttura ‘galleggiante’ in cemento che si propone come nuovo centro di incontro e dialogo all’interno del campus.
– Il London Aquatics Centre progettato da Zaha Hadid Architects si ispira alla forma fluida dell’acqua in movimento, disegnando spazi interni ed esterni che dialogano con il contesto del Parco Olimpico di Londra.
– L’Heydar Aliyev Center di Baku (Azerbaigian) visto da tre fotografi d’eccezione: Iwan Baan, Hélène Binet e Hufton and Crow.
– Nonostante le lamentele per la dissonanza del linguaggio e dello stile architettonico, a poche settimane dalla inaugurazione della Serpentine Sackler Gallery di Zaha Hadid, ciò che soprattutto si vede osservando l’edificio classico e il suo ampliamento è l’incontro di due tipi di potere.
In apertura: Zaha Hadid Architects, Heydar Aliyev Center, Baku, Azerbaigian. Photo Iwan Baan