“Un polipo smisurato, un fascio di tentacoli attorcigliati e imbottiti”. Si può descrivere così lo spazio per bambini di Museion progettato dagli studenti di unibz.
Sono gli studenti del corso Interior and Exhibit Design della Facoltà di Design e Arti unibz, guidati dal professor Roberto Gigliotti, i progettisti del nuovo spazio per bambini nel Museion.
Un compito svolto nella cornice del progetto di ricerca EDDES “Educare con/attraverso il design: stimolare l’apprendimento creativo in contesti museali e scolastici”.
L’idea di Octopus è scaturita da alcune domande condivise dai due partner del progetto: “La competenza progettuale dei designer, unita a quelle degli esperti della mediazione, può aumentare l’efficacia dei processi di mediazione nell’ambiente museale? E, in particolare, qual è il ruolo dello spazio, della sua percezione e progettazione in tutto questo?”.
In una serie di incontri con gli studenti, il team dei mediatori di Museion ha fornito al gruppo di lavoro un’introduzione alle questioni legate all’idea di spazio e percezione nell’arte contemporanea. Gli appuntamenti hanno stimolato inoltre una riflessione sul ruolo dell’educazione nello sviluppo della creatività. Inoltre Museion ha fornito indicazioni sulla filosofia dell’istituzione, le relazioni con il pubblico e le proprie specificità nella mediazione. Partendo da questi interrogativi, gli studenti Naomi Galavotti, Tommaso Gandini, Anna Martinuzzi, Martina Ranedda e Xenia Trojer hanno progettato Octopus: un intervento nello spazio vicino al caffè del museo che permette ai piccoli visitatori di giocare lasciando libero spazio alla fantasia e al movimento e, per chi lo desidera, anche di trascorrere il tempo in tranquillità.
Martina Ranedda e Naomi Galavotti descrivono Octopus come “un polipo smisurato, un fascio di tentacoli attorcigliati e imbottiti che si estende nell’intero spazio. I bambini, accompagnati dai loro genitori, potranno intrecciarli e spostarli – trasformando così lo spazio in paesaggi immaginari sempre differenti – oppure trovare un confortevole luogo di riposo tra le pieghe e i nodi dei morbidi tentacoli. All’interno di ogni tentacolo si trova un materiale di riempimento diverso, che parla ai sensi dei piccoli ospiti. Alcune sorgenti luminose invitano inoltre a interagire con lo spazio, proiettando la propria ombra sulle pareti”.
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Naomi Galavotti, Tommaso Gandini, Anna Martinuzzi, Martina Ranedda e Xenia Trojer, Octopus, Museion, Bolzano
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Octopus, Museion, Bolzano Programma: spazio per bambini Design: Naomi Galavotti, Tommaso Gandini, Anna Martinuzzi, Martina Ranedda e Xenia Trojer Tutor: Roberto Gigliotti Con il sostegno di: Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano