Molti produttori offrono macchine piccole e facili da usare, che si adattano alle nostre case. Questa diffusione si accompagna a nuove tecnologie che possono rivoluzionare la produzione standardizzata. Queste tendenze faranno sì gli oggetti stampati in 3D non siano più solo prototipi, ma prodotti finali.
Se la produzione diventa domestica e ognuno può trovare modelli stampabili sul web, il dovere del progettista è quello di trovare e progettare il tipo di oggetto ottimale per questa tecnologia.
Una delle possibili soluzioni è la progettazione del giunto. Ci sono alcuni esperimenti in cui le stampanti sono state usate per creare interi mobili. Ma in questo caso è necessaria una stampante enorme e un sacco di materiale. Se vogliamo creare oggetti più grandi con le nostre stampanti, dovremmo stampare solo le piccole articolazioni utili a collegare le parti più grandi, fatte di materiali diversi.
Gellért ha ottimizzato la sua collezione di giunti per le stampanti FDM, la tecnologia più semplice ed economica per la loro produzione. I giunti sono in grado di collegare tra loro fogli di compensato di spessore pari a otto millimetri, secondo diverse angolazioni. Era importante trovare il modulo che contenesse la minor quantità di materiale assicurando la massima resistenza. Il giunto sviluppato da Gellért può collegare elementi inclinati di 90, 45 e 120 gradi. Una caratteristica importante del progetto è che non c'è bisogno di avvitare o incollare le parti.
Tutto ciò consente di costruire mobili, installazioni, pareti divisorie e quant’altro suggerisca la creatività. Il prototipo è stato stampato utilizzando la tecnologia SLS, grazie alla sponsorizzazione offerta da Varinex.
Ora Gellért – che ha reso dipsonibili per il download i file dell’intera collezione – sta sviluppando il progetto in modo che possa connettere elementi più spessi o più sottili, di materiali differenti.
3D printed joints
Design: Ollé Gellért