La collezione riunita negli ultimi quarant’anni da Sergio Bertola si inserisce perfettamente in questo discorso poiché, più che di una ricerca “scientifica”, è soprattutto il frutto di un amore quasi viscerale non solo per le opere d’arte, ma anche per un ambiente aperto e ricettivo all’interno del quale lo stesso collezionista ha trovato e condiviso numerosi stimoli.
Una passione nata quasi per caso negli anni Settanta quando, spinto da una forte curiosità, Sergio Bertola inizia a frequentare le poche gallerie presenti a Genova, tra le quali la Samangallery, diretta da Ida Gianelli, dove tra le altre, vede quelle che per lui sono le prime mostre di Giovanni Anselmo, Joseph Beuys, Daniel Buren, Joseph Kosuth e Sol LeWitt.
Risalgono a questi anni i primi timidi acquisti che includono, non solo opere, ma anche grafiche, stampe e multipli.
Soprattutto si fanno sempre più assidue le frequentazioni in ambito artistico che portano il collezionista a stringere amicizie, anche di lunga durata, con artisti, galleristi e curatori.
Nel frattempo la collezione si viene pian piano formando, affiancata da una collezione parallela di proprietà del ristorante che gestisce con il fratello, e che viene frequentato di diversi artisti di passaggio a Genova.
fino al 13 settembre
Collezionare il futuro
40 anni della collezione di Sergio Bertola
a cura di Chiara Oliveri Bertola e Ilaria Bonacossa
Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce
via Ruffini 3, Genova